Il giovane di 23 anni stava raggiungendo il vicino passaggio a livello e invece di uscire in strada ha deciso di accorciare il tragitto. Probabilmente stava ascoltando la musica e non si è accorto dell'arrivo del Frecciargento
Non si è accorto del fischio del treno in arrivo alle sue spalle. Le cuffie auricolari che indossava per ascoltare la musica gli hanno impedito di sentire l’avviso sonoro ed è stato travolto, mentre camminava sulla massicciata a pochi centimetri dal binario. È morto così Benjamin Njoki, un ragazzo di 23 anni nato in Kenya ma residente a Bellaria Igea Marina, nel Riminese.
Il giovane, dalla stazione di Bellaria, doveva raggiungere il vicino passaggio a livello di via Perugia ma anziché uscire in strada è passato lungo il binario probabilmente per accorciare il tragitto. Forse, proprio perché ascoltava la musica, il giovane non ha sentito che alle sue spalle stava arrivando un treno, il Frecciargento che copre la tratta Roma-Ravenna; a Bellaria non prevede fermate e quindi stava procedendo a velocità sostenuta. Il macchinista ha azionato la sirena ma il 23enne non si è accorto di nulla ed è stato scaraventato a terra per via della velocità del convoglio che gli passava a fianco. Cadendo, il ragazzo ha battuto la testa sui sassi e quasi certamente è stato quello il motivo che ha causato il decesso.
Il giovane era nato in Kenya ma viveva da tempo a Bellaria Igea Marina con la sua famiglia. Dopo l’incidente la linea ferroviaria è rimasta chiusa fino a mezzanotte e mezzo per consentire tutti gli accertamenti. Sul posto oltre a Polfer, carabinieri e polizia municipale, sono arrivati i rappresentanti dell’amministrazione comunale, il sindaco Enzo Ceccarelli e il presidente del consiglio comunale Filippo Giorgetti. La notizia della tragedia si è sparsa molto rapidamente in città. I turisti che in quel momento stavano passeggiando lungo l’isola dei Platani si sono fermati a decine davanti al luogo della disgrazia. La bacheca Facebook di Benjamin è stata invasa dai messaggi di addio degli amici, sconvolti per quello che era accaduto.