L'evento organizzato dal sindaco della quinta città dell'Abruzzo è arrivato dopo il caso Manolo, spacciato come voce storica dei Gipsy Kings e rivelatasi una bufala colossale. Quella partecipazione fu annullata
Quindicimila euro, più Iva, per un mini-concerto di 40 minuti cantando e suonando completamente in playback. E’ accaduto a Montesilvano, quinta città d’Abruzzo. Protagonista, a suo modo, un cantante inglese famoso trent’anni fa e poi sparito dal radar della musica pop: Paul Young. E dire che il suo spettacolo avrebbe dovuto cancellare la bufala del “Caso Manolo, voce storica dei Gipsy Kings”, proposta come evento dell’estate a Montesilvano. Il Fatto Quotidiano.it aveva scoperto che il suddetto Manolo era completamente estraneo alla band gitana, e il neosindaco Francesco Maragno aveva annullato il concerto. Salvo poi rilanciare col “grande Paul Young”.
Evento che ha avuto luogo giovedì sera al “teatro del mare” di Montesilvano. L’ex artefice di tanti Festivalbar, che lavora da anni come chef in un ristorante londinese, ha cantato uno dopo l’altro i suoi successi: “Love of the common people”, “Every time you go away”. O meglio, li ha mimati, perché tutte le canzoni sono state eseguite in playback. Preregistrata la sua voce, preregistrate le basi strumentali. Con tanto di tandem di musicisti messi lì al suo fianco sul palco, anche loro dediti alla messinscena musicale. Solo sul finale l’artista che duettava con Zucchero ha accennato qualche strofa dal vivo, intonando “Nel blu dipinto di blu”. Poi qualche autografo nel backstage, e via da Montesilvano. Totale della performance, costata oltre 15 mila euro alle casse comunali: 40 minuti.
“È andato in scena uno spettacolo scandaloso. Come possiamo portare turisti a Montesilvano, e far lavorare i negozi, con queste idee?”, dice Manuel Anelli, leader del locale Movimento 5 Stelle. “In tempi di austerity e spending review, con quelle migliaia di euro si potevano organizzare tanti eventi differenti”, aggiunge Andrea Giammaruco di Sel. “Invece di far suonare Paul Young, avrei preferito suonassero i Youngs. Abbiamo sul territorio tantissimi ragazzi che potrebbero dare tanto alla città, a cifre ben inferiori”, chiosa Pietro Gabriele del Pd. “Tutto in playback! Ci hanno fatto ascoltare un cd a 15.000 euro più Iva – è il commento di Paolo Talanca del Pd -.Tutto previsto, purtroppo. Bastava vedersi qualche video su YouTube degli anni recenti per rendersene conto”. Come l’estratto di un suo live del 2012, “Havířovské slavnosti 2012”, in cui Young, “il nero bianco”, deambula come ubriaco e stona a più non posso.
Si è detto invece felicissimo del risultato il vicesindaco e assessore agli eventi Ottavio De Martinis: “Siamo letteralmente basiti dal tipo di contestazione che viene mossa ad un’amministrazione che è riuscita a portare un pezzo di storia della musica a Montesilvano. L’artista ha regalato uno spettacolo di respiro internazionale ai montesilvanesi, confermato dagli applausi di chi era presente”. All’uscita dal “concerto” di Paul Young, un buontempone: “Aridatece Manolo”.