Quando è un solo genitore a prendersi cura di uno o più figli, le vacanze possono diventare un momento di grande stress. I motivi sono tanti e vanno dalla difficoltà a trovare un luogo che riesca a soddisfare le esigenze di chi si trova a viaggiare da solo con un bambino, fino all’impossibilità nel trovare l’offerta giusta, con un panorama di ribassi fatto solo di “sconti famiglia”, che pongono quindi come condizione la presenza di due adulti. “Qualcosa si sta muovendo adesso”, commenta Gisella Bassanini, presidente di smallfamilies, associazione nata con l’obiettivo di “orientare, informare, offrire strumenti per affrontare le numerose variabili che una small family si trova a dover affrontare”. “È una necessità che i genitori soli hanno sempre avuto, ma che prima risolvevano privatamente: chi poteva si permetteva di andare in vacanza facendo pagare al proprio figlio il prezzo di un adulto.
Ora il mercato comincia a svegliarsi, anche se in ritardo rispetto a questo bisogno che c’è da diversi anni. Alla fine alcune realtà si sono auto organizzate nel gestire gli aspetti legati al tempo libero e alla vacanza, in attesa che gli alberghi si accorgessero di questo fenomeno. Per il momento ha iniziato a farlo l’Emilia Romagna, ad esempio, che organizza pacchetti per genitori single, ma ci sono risposte a macchia di leopardo”. Il numero delle famiglie con un solo genitore continua a crescere: il censimento del 2011 ha evidenziato un aumento di questo fenomeno. Ma quando si parla di vacanze, spesso ci si trova a parlare anche di “genitori che sono in coppia, ma che per una serie di motivi si trovano a fare le vacanze separati”.
E il problema non è solo quello di trovare sconti e offerte “che spesso ci sono solo per periodi limitati e non in alta stagione”, ma anche quelle di trovare “strutture che abbiano a cuore le tue necessità e che ti permettano, per esempio, di poterti allontanare un’ora lasciando che qualcuno controlli i tuoi figli e che abbiano servizi dedicati”. Se spesso le agenzie di viaggi non offrono aiuto in questo senso, ma la rete dà il proprio contributo, mettendo in evidenza anche l’auto organizzazione di alcuni genitori con la creazione di community per incontrarsi e trovare offerte.
Proprio il sito smallfamilies, attraverso l’esperienza diretta di numerosi genitori, offre nella categoria “viaggiare e incontrarsi” del proprio blog una serie di suggerimenti su dove andare e come risparmiare. C’è poi oneparent, “la più grande community di genitori single d’Italia”, che mette a disposizione un’agenda “dove proporre eventi di qualunque genere: dalle vacanze con i figli, alla pizzata, fino al cinema e alle attività sportive”. E ancora, il sito Genitori single italia dedica un’intera sezione del proprio portale alle vacanze estive 2014, dove è possibile trovare sconti e pacchetti dedicati in tutta Italia.
Vacanzepergenitorisingle, invece, promette di selezionare “gli hotel italiani dalla parte delle small family”, proponendo offerte e last minute per genitori soli in vacanza con i propri figli. Ma non c’è solo l’Italia. Per chi decide di passare le proprie ferie all’estero, il sito singleparentsonholiday, presenta un catalogo di destinazioni sia in Italia che oltreconfine, con pacchetti in Austria, Croazia, Spagna, Grecia e Marocco. C’è poi la community inglese (a cui si accede, però, versando una quota di 20 sterline) di Single parent travel club, i cui membri si incontrano su una pagina Facebook privata conoscendosi e organizzando vacanze condivise con altri genitori single. Non mancano poi forum di discussione sull’argomento su siti come Tripadvisor, utilizzati spesso come luogo di conoscenza.