L'ultima ricerca in questo senso è dei ricercatori della Boston University e della Warwick Business School, pubblicata dalla rivista Proceedings of the National Academy of Science (Pnas), che hanno dimostrato che dal volume delle ricerche di Google sugli argomenti finanziari e politici è possibile capire in anticipo se i mercati stanno per crollare
Epidemie, rivolte, e ora anche crisi economiche. Non c’è niente che non possa essere previsto in anticipo compulsando la massa enorme di dati generata dal web. L’ultima ricerca in questo senso è dei ricercatori della Boston University e della Warwick Business School, pubblicata dalla rivista Proceedings of the National Academy of Science (Pnas), che hanno dimostrato che dal volume delle ricerche di Google sugli argomenti finanziari e politici è possibile capire in anticipo se i mercati stanno per crollare.
Per ‘insegnare’ al proprio algoritmo ad identificare automaticamente le tendenze nelle ricerche che potrebbero essere collegate a comportamenti successivi nel ‘mondo reale’ i ricercatori hanno catalogato tutte le parole trovate in Wikipedia, assegnandole a un preciso ‘topic’. La categoria ‘business’ ad esempio conteneva parole come ‘management’ o ‘banca’. L’algoritmo ha poi identificato una serie di argomenti, dal cibo all’architettura allo sport, e ha valutato attraverso Google Trends tutte le ricerche fatte negli Usa tra il 2004 e il 2012, mettendole in relazione con l’andamento della borsa statunitense.
“Scavando in questa massa di dati – spiega Suzy Moat, uno degli autori principali – siamo riusciti a identificare un link storico tra un’ascesa delle ricerche per termini legati a ‘business’ e ‘politica’ e una conseguente caduta nei valori della borsa. I nostri risultati sono in linea con l’ipotesi che un aumento nelle ricerche relative a politica e affari potrebbe essere un segno di preoccupazione da parte della popolazione per lo stato dell’economia, che a sua volta potrebbe portare a una minore fiducia nel mercato”.
Il metodo utilizzato, precisano gli autori, potrebbe avere applicazioni anche al di fuori dell’economia. “Questo è solo un esempio – spiega Moat – ma in linea teorica potrebbero essere trovate corrispondenze con molti altri tipi di eventi”. La possibilità di predire il futuro attraverso i dati del web, che assomiglia molto alla ‘psicostoria’ ideata da Isaac Asimov nei suoi libri, è studiata da diversi gruppi nel mondo, ed è oggetto ad esempio di investimenti per milioni di dollari da parte del dipartimento della Difesa americano. Una delle ultime applicazioni, messa a punto dalla Columbia University e descritta su Nature Communication, permette ad esempio di predire il picco dell’influenza in un paese attraverso i dati di Google Flu Trend, che a sua volta si basa sulle ricerche da parte degli utenti di termini associati a questa malattia.