A una settimana dall'elezione del nuovo presidente della Figc, scricchiola il fronte a favore del numero uno della Figc. Durante l'assemblea dell'organismo a Firenze, il Benevento: "Appoggeremo Albertini". Macalli rinnova la fiducia: "Defezioni? Non mi spaventano". Intanto sono stati confermati a consiglieri Archimede Pitrolo e Gabriele Gravina
La Lega Pro non è compatta sulla candidatura di Carlo Tavecchio alla guida della Figc, a una settimana dalle elezioni che si terranno l’11 agosto. A Firenze si è tenuta l’assemblea dell’ex Serie C che ha eletto i nuovi vertici e che ha un peso del 17% sulla scelta del presidente federale. E ad una settimana dal giorno cruciale, è chiaro che a tenere banco è il caso Tavecchio. Ma il fronte sul nome del presidente della Lega nazionale dilettanti – travolto dalle polemiche sulla frase razzista – sembra scricchiolare. Secondo alcune indiscrezioni riportate da la Repubblica sarebbero almeno una decina le società pronte a togliere l’appoggio al candidato favorito.
La conferma arriva dal direttore del Benevento ai microfoni di Sky, Salvatore Di Somma, a margine dell’assemblea: “Credo che la Lega Pro non sia compatta sul nome di Carlo Tavecchio, c’è sicuramente una rottura all’interno. Personalmente sono più per Albertini, non mi è piaciuto l’atteggiamento di Tavecchio”. “Credo – ha aggiunto – che alla lunga possa prevalere la linea Albertini, almeno lo spero”, ha aggiunto.
Anche il Messina scarica il presidente della Lnd che si è paragonato a Lee Harvey Oswald: “Io trattato peggio del killer di Kennedy”. “Inadeguato è Tavecchio ma anche l’altro candidato (Albertini, ndr). Il Messina è per il commissariamento della Figc”. Lo ha detto il proprietario del club siciliano, Pietro Lo Monaco, a margine dell’assemblea che deve eleggere i nuovi vertici. “La scivolata su una buccia di banana da parte di Tavecchio è stato il pretesto per dare corpo a quello che tante società volevano fare”, ha affermato Lo Monaco ai microfoni di Sky.
“Il problema non è chi va a gestire la Figc ma il sistema calcio che va cambiato. Ma il coraggio per cambiarlo -ha evidenziato- non penso sia proprio di questa base. Il Messina è per il cambiamento del sistema, anche se fa paura a tanti. E’ inutile che le società si dimenino in maniera forsennata, il calcio è in mano a pochi”.
Ma le defezioni all’interno della Lega Pro non spaventano Mario Macalli, per cui la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio. Il numero uno della Lega Pro ha rinnovato il suo appoggio a Tavecchio: “La Lega Pro è unita, poi che una Lega con 60 società possa perdere quattro, cinque o sei adesioni al momento del voto non mi meraviglia affatto”. “Come Lega Pro quando abbiamo preso un impegno lo abbiamo sempre mantenuto” ha aggiunto. Sulla stessa lunghezza d’onda anche, Claudio Lotito, presente all’assemblea come comproprietario della Salernitana. Il presidente della Lazio non toglie l’appoggio a Tavecchio: “Ha espresso concetti giusti con parole sbagliate”. E ha tagliato corto sulle posizioni del Messina e del Benevento: “Una rondine non fa primavera”.
Come consiglieri federali sono stati confermati Archimede Pitrolo e Gabriele Gravina. Mentre sono stati scelti come consiglieri del Direttivo: Walter Baumgartner (Sudtirol), Dario Cassingena (Vicenza), Giovanni Lombardi (Casertana) e Paolo Toccafondi (Prato).