L’espulsione del consigliere comunale Mauro Nuzzo dal gruppo di maggioranza di Parma sembra non essere piaciuta ai vertici del Movimento 5 stelle. All’indomani dei risultati della votazione online che sul sito del Meetup parmigiano ha decretato l’uscita del consigliere “ribelle” dal gruppo consiliare, un post scriptum comparso sul sito di Beppe Grillo lancia una nuova frecciata diretta all’amministrazione di Federico Pizzarotti e agli attivisti che lo sostengono, ribaltando la situazione. “In merito ad alcune notizie riguardanti procedure di espulsione dal Movimento – si legge – si ricorda che le votazioni possono essere effettuate solo con il sistema operativo attraverso il blog e che ogni altra forma non ha validità”.
La consultazione per allontanare Nuzzo, attivata nei giorni scorsi sul portale dell’associazione Parma in Movimento, non avrebbe dunque conseguenze, almeno per quanto riguarda la sua permanenza nei Cinque stelle. Una cosa che del resto ha sempre sostenuto anche il consigliere, che è deciso a rimanere nel Movimento anche nel caso si dovesse sedere tra i banchi dell’opposizione. Nuzzo al momento rimane a tutti gli effetti nei Cinque stelle e se la sua espulsione dal gruppo di maggioranza, che è stata già formalmente annunciata dal capogruppo Marco Bosi, sarà ufficializzata in consiglio comunale, a questo punto ci si troverà realmente di fronte al caso paradossale, ipotizzato dal consigliere “ribelle”, di un M5S in maggioranza e in opposizione.
La frecciata di Grillo e Casaleggio però è rivolta soprattutto al modus operandi degli attivisti parmigiani, che avrebbero agito senza consultarsi con i vertici, anche se la votazione negli effetti riguarda l’allontanamento dal gruppo di maggioranza, un atto ammesso all’interno del consiglio comunale, e non dal M5S. Inoltre, Bosi nell’annuncio ufficiale su Facebook aveva sottolineato che il voto della base “è consultivo e non vincolante in quanto la responsabilità e il potere di espulsione rimane in capo al gruppo consiliare”. La decisione di seguire l’orientamento dei pareri online però a Parma ha creato non pochi malumori, come dimostrano i tanti messaggi di solidarietà verso Nuzzo, anche perché i voti per la sua espulsione dal gruppo consiliare sono meno di 50, un numero davvero esiguo per decidere del futuro politico di un eletto del Movimento. E la questione potrebbe di nuovo riaccendere le tensioni tra Pizzarotti e Grillo-Casaleggio, dopo che negli ultimi tempi il clima si era disteso.
“I numeri la dicono lunga – ha commentato Nuzzo – hanno votato 40 persone, di cui 19 consiglieri. Io spero sinceramente che il Movimento a Parma abbia un seguito maggiore, anche perché una delle mie critiche era proprio il mancato percorso con i cittadini per crescere come comunità”. Mentre su Facebook e in rete sono nate iniziative di solidarietà per il consigliere allontanato, Nuzzo evita ogni polemica, ma non si tira indietro sulla possibilità di andare avanti da solo: “Spero che non si pensi che il M5S a Parma sia fatto solo di queste dinamiche, come le votazioni per la mia espulsione – ha aggiunto – Qualunque sia il mio percorso in consiglio comunale, continuerò a sostenere la maggioranza per le iniziative che riterrò di valore, e a criticare quelle che ritengo non in linea con il Movimento, come ho fatto finora”.
A stemperare sull’accaduto è stato invece Bosi, secondo il quale non vi è alcuna accusa al gruppo parmigiano nell’intervento di Grillo, proprio perché la decisione di allontanare Nuzzo è stata presa dai consiglieri di maggioranza, che hanno semplicemente seguito l’indicazione della base: “Il chiarimento arrivato dal blog di Beppe è esattamente in linea con quanto specificato nel mio post di 2 giorni fa – spiega via Facebook – Nessun contrasto quindi, visto che come già chiarito, l’esclusione dal gruppo di maggioranza è in capo al gruppo consiliare che ha scelto liberamente di rispettare l’indicazione ricevuta.”