Nel personalissimo ribaltamento delle tradizioni consolidate in quasi 70 anni di vita calcistica dell’U.c Sampdoria, il neopresidente Massimo Ferrero si è inventato le “quote rosa” allo stadio Luigi Ferraris. E ha ordinato di sostituire i canonici e scontati raccattapalle – ragazzini pescati a turno dalle squadre giovanili – con una decina di ragazze, abbigliate castamente con tuta e polo nere dello sponsor tecnico e cappellino bianco. Guai però a chiamarle raccattapalle, ha intimato il patron blucerchiato. Quelle giovani vanno definite “personale di servizio a bordo campo”. Il motivo della brusca virata al femminile? Il club lo ha spiegato nel suo sito web. La Sampdoria di Ferrero “vuole essere promotrice di messaggi positivi, di fair play, di sensibilità sociale e sportiva. Aprire alle ‘quote rosa‘ il prato verde di uno stadio storico come quello di Marassi è un contributo nella direzione di un sport moderno e senza pregiudizi”.
La novità è stata presentata durante il match amichevole fra Sampdoria e Eintracht Francoforte, allo stadio di Marassi. Preceduto purtroppo da incidenti all’esterno dello stadio fra tifosi tedeschi, supporters sampdoriani e polizia. I tafferugli non hanno guastato la festa sul terreno di gioco e il match si è concluso con la vittoria (4 a 2) della Sampdoria che si è aggiudicata il trofeo alla memoria di Vujadin Boskov, l’allenatore che guidò allo scudetto la Sampdoria di Vialli e Mancini. Guardare dunque il calcio senza pregiudizi e senza barriere culturali o di genere è la missione ordinata da Ferrero.
La società blucerchiata non esclude altre sorprese. Non è detto infatti che i tradizionali raccattapalle siano ormai fuorigioco. Altrimenti si creerebbe una discriminazione alla rovescia, indirizzata contro i maschietti. I ragazzini del settore giovanile blucerchiato e delle società dilettantistiche affiliate alla Sampdoria potranno essere nuovamente utilizzati, da soli o assieme alle “colleghe” femmine. Maschi o femmine, l’essenziale è che facciano bene il proprio lavoro. E le ragazze se la sono cavata senza problemi. In primissima battuta la scelta delle ragazze, tutte maggiorenni, è stata affidata ad una agenzia specializzata che collabora con Stadium, la società che gestisce l’impianto del calcio genovese intitolato a Luigi Ferraris.
La Sampdoria non esclude di pescare in futuro le volontarie addette al recupero dei palloni fra le ragazze tesserate per qualche formazione di calcio femminile. “L’esempio degli Stati Uniti e del Nord Europa, dove il calcio femminile vanta moltissime praticanti, ci incoraggia a sostenere tutto ciò che promuove lo sviluppo di questo sport” dice a ilfattoquotidiano.it Paolo Viganò, direttore della comunicazione della Sampdoria. La rivoluzione di Ferrero non si ferma. Produttore cinematografico, proprietario di una rete di sale a Roma, si è calato nella parte e ha già conquistato i tifosi. Ha promesso di costruite uno stadio tutto di proprietà (impresa mancata dai Garrone) e di costruirte una academy per i giovani calciatori a Bogliasco, (dove si allena la squadra) con tanto di cinema e impianti sportivi a disposizione dei residenti. Lo stile è poco genovese, decisamente sopra le righe. Ma la sua spigliata passerella allo stadio ha conquistato i tifosi. “Sono uno di voi!” ha gridato sotto la gradinata Sud, quella del tifo estremo. Eppure fino a due mesi fa era un grande tifoso della Roma. Come si dice: business is business.