Durante la trasmissione radiofonica lo scorso 26 ottobre aveva detto di non volere nel proprio studio persone omosessuali perché 'contro natura'. Ora dovrà risarcire l'associazione Avvocatura per i diritti Lgbt-Rete Lenford che gli ha fatto causa per 10mila euro
L’avvocato Carlo Taormina è stato condannato per discriminazione, dopo le affermazioni contro gli omosessuali fatte lo scorso 16 ottobre durante la trasmissione radiofonica ‘La zanzara’. La sentenza è stata emessa dal giudice del lavoro di Bergamo Monica Bertoncini, che ha ordinato il pagamento di un risarcimento di 10mila euro a favore dell’associazione Avvocatura per i diritti Lgbt-Rete Lenford, che aveva presentato il ricorso. L’ex deputato di Forza Italia era stato intervistato durante la trasmissione in onda su Radio24, e aveva sostenuto di non volere gay nel proprio studio, definendoli “contro natura”. “Certe cose mi fanno ribrezzo. Ho una crisi di rigetto, mi viene il vomito” aveva detto ai conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
Il giudice ha dichiarato “il carattere discriminatorio del comportamento tenuto da Carlo Taormina per aver affermato di non voler assumere nel proprio studio persone omosessuali”. Oltre al pagamento del risarcimento danni da 10mila euro e delle spese processuali, il giudice ha ordinato quindi all’avvocato “la pubblicazione, a sue spese, di un estratto del provvedimento in formato idoneo a garantirne adeguata pubblicità”. L’Avvocatura per i diritti Lgbt-Rete Lenford, assistita dai legali milanesi Grazia Sangalli e Alberto Guariso, nel ricorso aveva denunciato la “discriminazione diretta sulla base dell’orientamento sessuale”, perché Taormina “in qualità di avvocato e titolare di uno studio legale in Roma, afferma senza nessuna remora che eventuali candidati omosessuali vengono o verrebbero da lui respinti, in ragione del loro orientamento sessuale”.