I "pirati", basati nell'Europa dell'est, hanno rastrellato dati personali in 420mila siti web e sottratto più di 500 milioni di indirizzi e-mail. A preoccupare le autorità è il moltiplicarsi di casi simili
Un bottino da circa 1,2 miliardi di username e password e più di 500 milioni di indirizzi e-mail, oltre alle informazioni rastrellate in 420mila siti web. Una rete di hacker russi, scoperta da alcuni esperti negli Stati Uniti, è riuscita a entrare nei sistemi informatici e a rubare una considerevole mole di dati personali, creando enormi danni a singoli individui e aziende.
La preoccupazione delle autorità, riferisce il New York Times che dà conto del furto di dati, è il moltiplicarsi di queste scoperte. Lo scorso dicembre venne alla luce che 40 milioni di numeri di carte di credito e 70 milioni di indirizzi e numeri di telefono erano stati rubati dai database del gigante americano della grande distribuzione Target. I responsabili sarebbero gli hacker di un gruppo basato nell’Europa dell’est. A ottobre invece si scoprì che un’organizzazione di pirati informatici basata in Vietnam trafugò dalla Court Ventures, società di brokeraggio, circa 200 milioni di dati personali negli Usa, tra cui numeri della Social Security e numeri di carte di credito e di conti bancari.