“Gli incidenti che ci sono stati tra africani e italiani qui sono stati il sintomo di un ‘malore’: una voglia di dire al mondo guardate ci siamo anche noi, abbiamo bisogno di essere riconosciuti, aiutateci”. Padre Guido Cumerlato, sacerdote di Pescopagano (in provincia di Caserta), commenta così gli scontri che qualche settimana fa hanno coinvolto sul Litorale domizio campano cittadini migranti e cittadini residenti. E lo fa in occasione della partita di calcetto organizzata da alcuni parrocchiani proprio tra africani e italiani. Squadre miste, per riprendere un dialogo tra comunità che sembrava interrotto. “Perché ci sia piena integrazione – dice – c’è bisogno di intraprendere un cammino, e non solo su questo territorio, ma al livello nazionale. La Chiesa e tutte le Istituzioni devono muoversi verso l’accoglienza, dando diritti a coloro che accogliamo e chiedendo che loro riconoscano gratitudine per essere accolti” di Andrea Postiglione
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