Si continua a combattere  a Donetsk, in Ucraina orientale. Un caccia delle forze di Kiev è stato abbattuto mentre volava a bassa quota in un’area controllata dai ribelli filorussi. Il pilota, riporta l’Afp, si è salvato lanciandosi col paracadute. L’episodio è avvenuto nei pressi di Zhdanivka, non lontano dalla zona in cui il 17 luglio fu abbattuto un Boeing malese. Nel frattempo anche la battaglia diplomatica tra Mosca e l’Occidente continua, senza esclusione di colpi. Le sanzioni di Usa, Ue e altri paesi contro la Russia per la crisi Ucraina hanno provocato una reazione del Cremlino che potrebbe avere pesanti ripercussioni economiche. Mosca, dopo aver annunciato il blocco delle importazioni, ha ribadito la lista dei paesi da cui non comprerà più prodotti alimentari, almeno per un anno.

La Russia contro le sanzioni: niente importazioni da Usa, Ue e altri paesi. Saranno vieta le importazioni di carne, pesce, latte e frutta provenienti da Stati Uniti, Unione europea, Australia, Canada e Norvegia. Le contro-sanzioni russe prevedono il congelamento totale delle importazioni di carne di manzo e maiale, pollo, pesce e frutti di mare, latte e latticini, frutta e verdura provenienti da Ue, Usa, Norvegia, Australia e Canada. Il premier russo Dmitri Medvedev ha precisato che il governo adotterà “tutte le misure possibili per evitare la crescita dei prezzi”. Gli alcolici e i prodotti per bambini non rientrano nella lista dei generi banditi. Mosca sta pensando di vietare ai velivoli occidentali provenienti o diretti verso l’Asia di volare sopra i cieli russi. spiegando che la mossa potrebbe così far lievitare i costi per le compagnie occidentali aumentando anche i tempi di percorrenza. La decisione non è ancora stata presa. La Russia può introdurre restrizioni in materia di importazioni di aerei, navi militari e auto, ma Medvedev ha aggiunto che il governo sta valutando il proprio potenziale produttivo.  

Obama: “Le sanzioni contro la Russia funzionano”, Ue: “Rammaricati, valuteremo”. “Le sanzioni contro la Russia stanno funzionando e che sta rallentando la sua crescita –  dice il presidente americano, Barack Obama -. Tenete a mente che l’esercito russo è molto più grande di quello ucraino. Quindi il problema qui non è se l’esercito ucraino ha armi aggiuntive. Fino a questo punto – aggiunge dice il numero uno della Casa Bianca alla conferenza stampa conclusiva del summit Africa Usa – le forze governative hanno combattuto contro un gruppo di separatisti che hanno effettuato terribili violenze ma che no possono eguagliare in forza l’esercito ucraino. Diverso sarebbe in caso di un’invasione russa”.  La Ue “si rammarica” delle contromisure annunciate dalla Russia e “valuterà le misure, che hanno una motivazione chiaramente politica, appena avrà più elementi”. In una nota, l’esecutivo di Bruxelles ricorda che “le sanzioni europee sono direttamente collegate all’annessione illegale della Crimea ed alla destabilizzazione dell’Ucraina”. L’Ue, conclude la nota, “resta impegnata alla de-escalation della crisi in Ucraina, ai cui sforzi dovrebbero partecipare tutti”. 

La controffensiva di Vladimir Putin non sembra impensierire Washington: “La decisione russa di vietare le importazioni agricole provenienti dagli Stati Uniti non farà che approfondire l’isolamento di Mosca dalla comunità internazionale” aveva detto ieri il portavoce della Casa Bianca Laura Lucas Magnuson. Secondo la Casa Bianca, rappresaglie contro le aziende occidentali o Paesi che hanno votato le sanzioni imposte dagli Stati Uniti causerà ulteriori danni all’economia russa. Inoltre, la banca centrale della Russia ha detto che vietare l’importazione degli alimenti farebbe aumentare l’inflazione e erodere il potere d’acquisto dei cittadini russi. 

Nel conflitto ucraino hanno perso la vita già 1100 persone. Kiev e i suoi alleati occidentali accusano la Russia di armare e sostenere i miliziani separatisti, e la tensione al confine è di giorno in giorno più alta: con la Nato che dice di temere che con il pretesto di una missione umanitaria o di peacekeeping Mosca possa inviare le proprie truppe nell’Ucraina orientale, terreno di scontro tra i soldati di Kiev e i miliziani separatisti in cui hanno già perso la vita più di 1.100 persone. Già ieri un funzionario della Nato aveva denunciato che i soldati russi alle porte dell’Ucraina sarebbero aumentati nell’ultima settimana passando da 12 a 20mila. Mentre Kiev ha sostenuto che siano molti di più, addirittura 45.000, con 160 presunti carri armati, 192 aerei e 134 elicotteri. Mosca ha smentito con sarcasmo e ha accusato gli americani di essere “costretti a improvvisare in continuazione per dare credibilità alle loro dichiarazioni”. E oggi il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, arriva Kiev per incontrare il presidente ucraino Petro Poroshenko, il primo ministro Arseniy Yatseniuk, il ministro degli Esteri Pavlo Klimkin, e lo speaker del Parlamento, Oleksandr Turchinov.

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