Settimo Paese per estensione geografica al mondo. Il secondo più popolato. Culla di induismo, buddismo, jainismo e sikhismo. Dove l’hockey su prato è lo sport nazionale e il cricket il più popolare. Al 151° posto della classifica FIFA. India per cui, la famiglia Della Valle, dopo le partnership della Fiorentina negli Stati Uniti con la NorCal Premier Soccer e in Svizzera con la FC Ascona, ha ufficializzato l’accordo con il Pune Fc, società del nuovo campionato Indian Super League.
Una collaborazione questa che va a rafforzare il lavoro di internazionalizzazione del club viola, il primo italiano a sbarcare nel Paese asiatico. Dove continua la crisi diplomatica sulla questione dei due marò. Ma il calcio è calcio. Il business è business. E il calcio è business. Senza lilleri ‘un si làllera.
La squadra intanto parla già italiano: in panchina l’allenatore Franco Colomba con il suo staff (Juri Bartoli, Giovanni Mei, Piero Spinosa), tra i pali Emanuele Belardi, in difesa Bruno Cirillo e Daniele Magliocchetti, a centrocampo Davide Colomba, figlio del tecnico; come team manager l’ex romanista Stefano Desideri. In attacco? David Trezeguet, con l’Italia ancora nel cuore. “Un progetto ambizioso e serio – le parole di Mister Colomba – che fa capo a un gruppo importante e solido. Non ho avuto dubbi, mi piacciono le sfide, rimettermi in gioco, lavorare con persone motivate, per raggiungere obiettivi importanti. Portare la nostra cultura calcistica e integrarsi in un Paese con una storia e una cultura diverse è un’esperienza che non è così frequente e non potrà che accrescere il mio bagaglio culturale e quello del mio staff”.
Prima della Fiorentina hanno investito in India anche altri club d’Europa, l’Atletico Madrid (in partnership con il Calcutta) e il Feyenoord (con il Delhi Dynamos). Un campionato di calcio, e di business, a otto squadre (Atlético de Kolkata, Delhi Dynamos FC, Kerala Blasters FC, Mumbai City FC, North East United FC, FC Pune City, Bangalore, Goa) con ex stelle come Freddie Ljungberg e Robert Pires. Un campionato breve ma intenso, che avrà inizio il 12 ottobre e durerà circa tre mesi.
Tre mesi di viola, proprio qui, dove non c’è la fontana del Porcellino e dove il governo, da qualche anno, ha deciso di correre ai ripari lanciando una campagna contro la superstizione.