Un crocevia di suoni, immagini e sapori che arrivano da diversi angoli del mondo. Nella seconda metà d’agosto in Irpinia due appuntamenti imperdibili per gli amanti della musica e delle tradizioni, dell’arte e della gastronomia: l’Ariano Folkfestival 2014 e lo Sponz Fest. Con la diciannovesima edizione dell’Ariano Folkfestival, in scena dal 14 al 18 agosto nel comune di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, si rinnova l’ormai storico appuntamento con la world music. Dopo aver ospitato
Gogol Bordello, Vinicio Capossela, Goran Bregovic, anche quest’anno la manifestazione rappresenta una sorta di giro del mondo musicale con più di venti artisti e band provenienti dall’Europa, dal Sudamerica e dall’Africa. Il 15 agosto salgono sul palco i salentini Bundamove e la band cilena dei Chico Trujillo, che propone un mix di cumbia e reggae, ska e rock. Il giro del mondo sonoro continua con il chitarrista e cantante nigeriano Bombino, definito dalla critica il “Jimi Hendrix del deserto”, e con i torinesi Mau Mau e la poesia di Bobo Rondelli. Nella penultima serata la manifestazione apre il palco anche ai gruppi nordeuropei: alla psichedelia gypsy dei danesi Tako Lako e al collettivo inglese Slamboree, che unisce musica a performance circensi. Il festival si chiude il 18 agosto con il reggae italiano di Valerio Jovine e lo ska dei Bluebeaters che, dopo la separazione da Giuliano Palma, festeggiano i vent’anni di musica guidati da Pat Cosmo.
Altro immancabile appuntamento dell’estate irpina è la seconda edizione dello Sponz Fest – Mi sono sognato il treno, manifestazione sulla ritualità dello sposalizio ideata e diretta dal cantautore Vinicio Capossela. Visto il successo dell’anno scorso, con una tre giorni di musica a Calitri, lo Sponz Fest, di cui il Fatto Quotidiano è media partner, amplia il proprio programma e le location: il festival, infatti, va in scena dal 20 al 31 agosto lungo la tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta, coinvolgendo anche i paesini di Aquilonia, Andretta, Cairano, Conza della Campania, Lioni, Monteverde, Morra de Sanctis, Teora. E al nome Sponz Fest si aggiunge l’espressione “Mi sono sognato il treno”, un modo di dire tipico della zona utilizzato per indicare una persona che si mette in testa un’idea impossibile: la stessa che ha portato Vinicio Capossela a ingrandire la manifestazione, allargando gli eventi lungo la tratta ferroviaria. Molte le personalità del mondo della cultura che prenderanno parte al “viaggio”: Adrian Paci, Enrico De Angelis, Paolo Nori, Remo Ceserani, Antonello Caporale, Lello Arena, Mariangela Capossela, Claudia Losi, Enrico Fierro, Toni Ricciardi, Vincenzo Costantino Cinaski, Luigi Mascilli Migliorini, Giovanni Rinaldi, il Mago Christopher Wonder, Valerio Corzani.
La manifestazione apre i battenti il 20 agosto a Conza della Campania con un faccia a faccia fra l’ideatore del festival e Dan Fante, figlio del grande scrittore americano John Fante, che leggerà alcune poesie e parlerà del suo rapporto con il padre. Seguono le sonorità balcaniche della Fanfare Ciocarlia, gipsy band di ottoni che dà il via ufficialmente alle danze. Da non perdere poi il concerto del 21 agosto dei Tinariwen, gruppo di musica tradizionale Tuareg proveniente dal nord del Mali,preceduto da un incontro dal titolo La vita é un treno: La Linea Avellino Rocchetta, a cui prenderà il giornalista del Fatto Antonello Caporale che al termine farà vedere il suo docufilm omonimo sulle tratte ferroviarie italiane dismesse.
Il 22 agosto Franco Bassi, fondatore dello storico Circolo Arci Fuori Orario di Taneto, – il rock club che guarda i binari che ospita ogni anno in giugno la festa del Fatto – presenterà insieme a Vinicio Capossela il suo recente libro “Vent’anni Fuori Orario”, seguirà dopo il concerto di Paolo Nori e l’orchestra dell’Usignolo. Il 23 agosto “La lunga notte del treno”, un particolarissimo concerto a tema in cui diversi artisti si confronteranno col sogno del treno tra letture e racconti: Vinicio Capossela in trio, Howe Gelb, Otello Profazio, Robyn Hithckock, Sacri Cuori Social Club, Lello Arena, Makardia, Francesco Forni e Ilaria Graziano, Massimo Ferrante e Peppe Voltarelli. Il 26 il proto-rebetiko di Dimitri Mistakidis, il 27 il concerto dei Guano Padano, il trio più avanti sulla strada del surf-western all’italiana. Gran finale il 30 e il 31 agosto con le esibizioni di Vinicio Capossela con La Banda della Posta e di Giovanna Marini con Francesca Breschi. Ma lo Sponz Fest non è solo musica. La sezione Arti, curata da Mariangela Capossela, sorella di Vinicio, presenta le opere di Adrian Paci e Claudia Losi. Mentre la stessa Mariangela propone, con la complicità delle donne del luogo, l’istallazione intitolata Monumento all’attesa, un’opera collettiva incentrata sui temi della distanza e dell’assenza.
Sempre nell’ambito della rassegna, dal 28 al 30 agosto si tiene la prima edizione del Calitri Sponz Film Fest, concorso internazionale per cortometraggi dedicati a matrimoni e sposalizi. Ventisette pellicole, italiane e straniere, si fronteggiano per il podio. Tutte esplorano con ironia e intelligenza i diversi aspetti dell’amore e dello stare insieme. Fuori concorso viene presentata anche la versione restaurata di Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica, e poi Il tempo dei gitani di Emir Kusturica e alcuni documentari del regista Luigi Di Gianni. C’è spazio anche per una produzione locale: Matrimoni in Irpinia, un montaggio dei filmati di nozze girati a Calitri e, per l’occasione, musicati dal vivo da Vinicio Capossela e La Banda della Posta.