Post firmato "john f." in risposta agli attacchi del segretario della Lega Nord contro Alessandro Di Battista per le sue parole sui jihadisti dell'Isis. Il deputato cinque stelle aveva dichiarato: "Contro i droni, terrorismo unica arma". E per questo era stato bollato come un "poveretto" dal leader del Carroccio. "Attendiamo l'onorevole leghista per ribadirgli la nostra stima. Soprattutto in merito al movimento che vorrebbe creare a sud", si legge ancora nell'articolo
“I maiali leghisti“. E’ questo il titolo di un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo in risposta agli attacchi del Carroccio e del segretario federale Matteo Salvini al deputato M5S Alessandro Di Battista che si era espresso sulla situazione in Iraq e i jihadisti dell’Isis. Il pentastellato nei giorni scorsi aveva dichiarato che se i droni “bombardano il mio villaggio io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche non violente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana”. Parole che hanno scatenato dure reazioni da parte di tutte le forze politiche. E il leader della Lega aveva bollato Di Battista come “un poveretto“.
“L’On. Salvini – si legge sul post firmato con uno pseudonimo – ha detto che: ‘Di Battista è un poveretto e fa schifo’. I più pericolosi sono stati quelli della lega lombardo veneta che con le loro magliette e i loro maiali hanno istigato odio contro gli arabi ed hanno fatto scaturire gravi disordini, soprattutto in Libia, se non erro”. L’articolo è a firma “john f.”.
“Attendiamo con ansia il ritorno dell’On. Salvini a Napoli – continua il post – per ribadirgli il nostro affetto e la nostra stima. Soprattutto in merito ad un nuovo movimento che vorrebbe creare al sud, collegato alla lega lombardo veneta”. L’articolo è accompagnato da diversi commenti che non risparmiamo critiche e offese al Carroccio.
Le parole di Di Battista erano state duramente criticate anche dal vicesegretario del Partito democratico Debora Serracchiani: “Le parole di Di Battista non vanno sottovalutate perché rappresentano un pericolo per la tenuta di principi sui quali non si può transigere, e anche perché delineano un indirizzo preoccupante della politica estera del M5S”.