Per quanto riguarda l'intera Ue, però, la stima è di un surplus di 2,9 miliardi di euro, in forte calo rispetto agli 8,6 miliardi di giugno 2013. L'Italia ha registrato un avanzo di 14,1 miliardi
La bilancia commerciale dell’Eurozona con il resto del mondo a giugno 2014 ha segnato un surplus di 16,8 miliardi di euro, rispetto a 15,7 miliardi di registrati a giugno 2013. Stando ai dati diffusi da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione, il dato è in miglioramento anche rispetto a maggio 2014, quando il saldo era di 15,4 miliardi, rispetto ai 14,6 del maggio 2013. Per quanto riguarda l’intera Ue, la prima stima per la bilancia commerciale a giugno 2014 è invece di un surplus di 2,9 miliardi di euro, in forte calo rispetto agli 8,6 miliardi di giugno 2013. I maggiori incrementi nelle esportazioni dell’Europa a 28 sono stati registrati con la Cina (+10% nel periodo gennaio-maggio 2014 rispetto a gennaio-maggio 2013) e Corea del Sud (8%), e per le importazioni con la Corea del Sud (+10%), la Svizzera e Turchia (entrambi al 6%). Le diminuzioni più importanti sono state registrati per le esportazioni verso Svizzera (-22%), Russia (-12%) e India (-11%) e per le importazioni da Russia (-8%), Brasile (-7%) e Giappone (-6%).
Il surplus commerciale con gli Usa è aumentato (+41,8 miliardi di euro nel periodo gennaio-maggio 2014 rispetto al 37,8 del periodo gennaio-maggio 2013), ma è diminuito quello con la Svizzera (19,2 miliardi di euro contro 38) e con la Turchia (8,3 miliardi di euro rispetto ai 12 miliardi dei primi cinque mesi del 2013). Il deficit commerciale dell’Ue28 con la Cina è sceso a 50,9 miliardi di euro contro 53 e quello con la Russia a 38,6 contro 39,6.
Per quanto riguarda il commercio totale degli Stati membri, l’eccedenza maggiore si è registrata in Germania: +84 miliardi di euro nel periodo gennaio-maggio 2014. Seguono Paesi Bassi (+25,2 miliardi di euro), Irlanda e Italia, entrambi con 14,1 miliardi di euro. Il Regno Unito, invece, ha registrato il deficit più grande (-48,1 miliardi di euro), seguito dalla Francia (- 30,4 miliardi di euro), Spagna (-10,1 miliardi) e Grecia con -8,8 miliardi.