I carabinieri hanno arrestato un marocchino di 28 anni per l'omicidio di Andrea Germini, il cui corpo parzialmente carbonizzato era stato ritrovato vicino al fiume Secchia, a Castelnovo Monti. Dalle indagini emerge che i due hanno avuto una discussione per alcuni messaggi mandati dal 28enne alla moglie della vittima
Doveva essere solo un momento di chiarimento invece si è trasformato in un omicidio. Le indagini dei carabinieri in meno di 24 ore hanno fatto luce sull’omicidio di Andrea Germini, 32 anni, il cui cadavere è stato ritrovato parzialmente carbonizzato lunedì 18 agosto, vicino al greto del fiume del fiume Secchia a Castelnovo Monti (Reggio Emilia). Il movente sarebbe da ricercare nella gelosia tra i due, sia per motivi sentimentali sia per questioni di lavoro. I militari dell’Arma già ieri avevano fermato il ventottenne marocchino Fattah Abdelkebir, che lavorava insieme al 32enne nell’azienda agricola, che appartiene ai suoceri della vittima. Oggi è scattato l’arresto con l’accusa di omicidio volontario e tentata soppressione di cadavere. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, in base al racconto dello straniero, ieri mattina Germini lo avrebbe portato sul greto del fiume per avere un chiarimento riguardo ad alcuni messaggi che lo straniero avrebbe mandato alla moglie del 32enne.
Qui sarebbe nata una discussione che ha portato all’omicidio. Il nordafricano ha colpito Germini alla testa con un oggetto e tentato di strangolarlo. Poi, per nasconderne il corpo, ha tentato di dargli fuoco. Ma non è riuscito, perché nel frattempo qualcuno, attirato dalle urla di Andrea, si stava avvicinando al luogo dell’omicidio. L’aggressore è stato trovato pochi minuti dopo il rinvenimento del cadavere da parte dei carabinieri, confuso e scalzo (le sue scarpe erano vicino alla Ford Fiesta della vittima), è crollato solo durante la notte.
Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, coordinati da Luisa Serranti, sostituto presso la Procura reggiana, sono ancora in corso perché Fattah Abdelkebir avrebbe avuto altri motivi di rancore legati a una probabile rivalità sul posto di lavoro. “Lo straniero potrebbe aver mal interpretato l’affetto con cui la famiglia per la quale lavorava lo aveva accolto” ha spiegato il tenente colonnello Alessandro Dimichino. Il corpo della vittima sarà sottoposto ad autopsia.