Azzurri scialbi per buona parte della gara, nel finale creano occasioni a raffica. Ma gli spagnoli stanno meglio fisicamente. Il pareggio complica la gara di ritorno e non solo: perdere i 35 milioni di premio potrebbe voler dire addio a Fellaini
C’è il neo commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte, alla prima uscita ufficiale. C’è la coreografia della curva B in ricordo di Ciro Esposito (“Non è un saluto ma un eterno tributo, sventola il tuo nome nell’azzurro del nostro cuore”). Ci sarebbe dovuto essere anche l’ultimo arrivato De Guzman, domani impegnato nelle visite mediche. Chi arriva in ritardo dalle parti di Fuorigrotta è invece il protagonista più atteso, il Napoli di Benitez. Al San Paolo gli azzurri non avevano mai perso tra Champions League e Coppa Campioni, stendendo nelle ultime stagioni big europee come Manchester City e Borussia Dortmund. Rischiano di cadere con l’Athletic Bilbao nell’andata del preliminare, ma si salvano negli ultimi venti minuti grazie a una magia di Higuain e riscattano una prestazione a lungo scialba sputando sangue e creando occasioni a raffica nel finale. Così la prima notte europea della nuova stagione complica il cammino verso l’urna di Nyon, mettendo a rischio 35 milioni di euro di possibili entrate e la chance di giocarsi il jolly Champions per portare Fellaini sotto il Vesuvio.
Il Napoli si sgasa presto davanti al pressing asfissiante dell’Athletic Bilbao, più a suo agio sotto il profilo fisico e cinico in occasione del vantaggio firmato da Muniain sul finire del primo tempo. Il ragazzo ha sempre bruciato le tappe e il gol segnato al San Paolo rischia di dar fuoco anche ai desideri del Napoli. Il pallone che supera Rafael al 43esimo del primo tempo vale come una mezza assicurazione per il ritorno di mercoledì prossimo al San Mames, dove ai baschi basterà pareggiare 0-0 per accedere alla fase a gironi e chiudere sul 4-2 il confronto tra squadre spagnole e italiane nella massima competizione europea.
Eppure l’undici di Benitez – dove al posto di Inler c’è a sorpresa Gargano, tra i migliori – fa la parte del leone in partenza. L’Athletic prova ad affogare la manovra dei partenopei in un fazzoletto di campo. Il giochino provoca però dolori quando il meccanismo s’inceppa (accade una sola volta, va detto). I baschi lo provano sulla loro pelle a causa di uno scavetto di Jorginho che pesca Insigne davanti a Iraizoz, ma lo scugnizzo non aggancia. Con il passare dei minuti il Bilbao prende campo, disturba la manovra del centrocampo e costringe gli azzurri ad affidarsi ai lanci lunghi. E quando riparte trova di fronte un Koulibaly grezzo, che fatica a far ripartire l’azione e disattento anche sui calci da fermo. Prima Laporte e poi Aduriz picchiano con poca precisione verso Rafael. Alla lunga però l’Athletic cresce e fa male. Al 43esimo non solo Koulibaly ma tutto il Napoli è disordinato e incerto sulla discesa di De Marcos. La difesa si schiaccia verso Rafael e Muniain sfrutta a dovere l’assist. Un errore pesante nell’economia del match, poiché dall’altra parte non si vedono i lanci di Hamsik, le accelerazioni di Callejon e Insigne è spesso impreciso. Quando al 60esimo Benitez toglie lo scugnizzo dal campo per far posto a Mertens, il San Paolo fischia e lui risponde a gesti. È il simbolo di un Napoli nervoso, fisicamente indietro rispetto ai baschi e incapace di costruire una – dicasi una – occasione da gol che provochi un brivido alla schiena di Iraizoz.
Solo un colpo di classe può rovesciare le sorti della partita. Lo scatena il primo spunto di Hamsik, lo confeziona e lo esplode Gonzalo Higuain con un aggancio da fenomeno e un tiro tra quattro gambe basche che trova l’angolo giusto per il pareggio. La giocata dell’argentino è linfa rivitalizzante per i nervi e le gambe di tutti. Negli ultimi venti minuti il Napoli è padrone del campo e crea quattro occasioni. Sprecano Callejon e Michu, mentre un gran destro a giro di Mertens è parato da Iraizoz, che si supera poco dopo su Higuain. Con una rimonta completa sarebbe stata un’altra partita al San Mames, invece bisognerà vincere o pareggiare segnando tanto per trovare posto tra le big nell’urna di Nyon.
Napoli (4-2-3-1): Rafael, Maggio, Albiol, Koulibaly, Britos; Gargano, Jorginho; Callejon, Hamsik (78’ Michu), Insigne (60’ Mertens); Higuain. All. Benitez
Athletic Bilbao (4-2-3-1): Iraizoz, De Marcos, Gurpegi, Laporte, Balenziaga; Mikel Rico, Iturraspe (89’ Moran); Susaeta (80’ Ibai Gomez), Benat (75’ San José), Muniain; Aduriz. All. Valverde
Reti: 41’ Muniain; 68’ Higuain
Ammoniti: Jorginho (N), Gurpegi (A), Balenziaga (A)