Modi e tempi di questa prima decisione sono peggiori della ormai famigerata “mangiava banane, ora gioca nella Lazio”, perché in questo caso non c’è neppure l’attenuante del discorso a braccio e dell’emozione di quel momento. Qui ogni decisione è stata programmata e pianificata e risponde alla volontà dei grandi elettori.
Da oggi, dunque, come avrebbe detto Fantozzi “rutto libero” e, negli stadi, cori a volontà contro il “napoletano coleroso”, il “siciliano mafioso”, tanto non saranno più cori razzisti, ma simpatiche ed affettuose manifestazioni di amicizia tra autentici sportivi.
Viva l’Italia!