Da Marthàs Vineyard in Massachusetts, il presidente degli States è intervenuto sull'uccisione del giornalista James Foley: "I terroristi non ha ideologie né valori degli esseri umani, vuole il genocidio"
“L’Isis non ha ideologie né valori degli esseri umani, dichiara la sua ambizione di commettere un genocidio contro un antico popolo. E non ha un posto nel Ventunesimo secolo. Noi proteggeremo i nostri concittadini. Jim Foley? Onoreremo la sua memoria”. Parole dure quelle di Barack Obama, che da Marthàs Vineyard in Massachusetts, dove si trova in vacanza, ha detto la sua in merito all’uccisione del giornalista americano per mano degli estremisti islamici dell’Isis. “Il mondo è inorridito dal brutale assassinio di James Foley, ci deve essere uno sforzo comune per estrarre questo cancro, una cooperazione mondiale per fermare l’Isis” ha aggiunto Obama in un breve dichiarazione, sottolineando che “l’Isis non parla di religione. Le loro vittime sono in massima parte musulmani e nessuna fede insegna alla gente a massacrare gli innocenti. Continueremo a fare il possibile per proteggere il nostro popolo”, ha aggiunto, sottolineando di aver parlato con i parenti del ragazzo. “Ho parlato con la famiglia di Foley e gli ho detto che abbiamo tutti il cuore spezzato per la loro perdita e che ci uniamo a loro per onorare Jim. Oggi diremo una preghiera per Jim e per coloro che sono ancora in mano all’Isis” ha aggiunto Obama.
Non solo. Il presidente degli Stati Uniti d’America ha anche promesso che gli States non rimarranno inerti dopo l’uccisione del cronista di guerra rapito nel 2012: “Quando viene fatto del male a degli americani ovunque nel mondo, noi facciamo ciò che è necessario per far sì che venga fatta giustizia“. Obama, poi, ha assicurato che gli Usa non si faranno intimidire dalle minacce dell’Isis e che continueranno a contrastare gli estremisti dello Stato islamico. Chiaro il riferimento al filmato dell’uccisione di Foley, in cui i militanti spiegano che l’esecuzione era una risposta agli attacchi aerei condotti da Washington in Iraq contro lo Stato islamico (ex Isis). Poi la minaccia: se gli Usa non fermeranno i raid, il gruppo ucciderà anche un secondo americano che è nelle loro mani, il giornalista Steven Sotloff, che compare alla fine del video.