Continua a salire il conto delle vittime in Ucraina. Nelle ultime 24 ore, nei combattimenti tra esercito ucraino e insorti filorussi nella regione ucraina orientale di Donetsk, assediata dalle forze di Kiev, sono stati uccisi 34 civili e altri 29 sono stati feriti. Lo dicono le autorità locali ribelli: dall’inizio del conflitto nella regione si contano 951 morti e 1748 feriti. Nove soldati di Kiev sono stati uccisi in combattimenti scoppiati nella notte nelle strade della città di Ilovaysk, situata a est della roccaforte dei separatisti Donetsk. Anton Herashchenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino Arsen Avakov, ha fatto sapere che le truppe governative controllano ora la metà di Ilovaysk, ma i filorussi continuano a resistere dopo più di un giorno di scontri. Andriy Lysenko, portavoce del Consiglio ucraino di sicurezza nazionale, ha fatto sapere che altri 22 soldati sono rimasti feriti negli scontri. I militari fanno parte di due battaglioni di volontari, che hanno avuto un ruolo fondamentale delle operazioni del governo contro i separatisti nell’est dell’Ucraina. Intanto, ha riferito Lysenko, i combattimenti a Ilovaysk proseguono, anche se le truppe governative controllano la maggior parte della città, situata lungo una strada e una ferrovia che collegano Donetsk con il confine della Russia. Ieri Kiev aveva fatto sapere di aver trovato 17 cadaveri dal luogo in cui truppe filorusse avrebbero colpito un convoglio di profughi nei pressi di Lugansk. Subito dopo, i ribelli filorussi avevano accusato le truppe di Kiev di aver colpito un asilo a Makievka, uccidendo 10 bambini.
Kiev: “L’esercito ucraino ha conquistato Lugansk”
Secondo uno dei portavoce del Consiglio ucraino di sicurezza nazionale, Andriy Lysenko, le truppe governative dell’Ucraina hanno preso il controllo di gran parte di Lugansk, roccaforte dei ribelli nell’est del Paese, dopo giorni di battaglie in strada. Da 18 giorni la città è senza elettricità e acqua corrente a causa dei combattimenti. La Russia ha inviato un grande convoglio di aiuti umanitari per soccorrere i residenti, ma i camion non hanno ancora ricevuto l’approvazione di Kiev per entrare in territorio ucraino perché la rotta proposta dovrebbe attraversare una porzione di territorio in mano ai ribelli separatisti.
La Russia continua le esercitazioni al confine
Mosca ha annunciato per oggi circa 20 test di lanci di missili antiaerei e antimissile S-300 e S-400 da una base nella regione di Astrakan, non lontano dalla frontiera con il Kazakhstan, ad alcune centinaia di km dalla frontiera ucraina. Lo ha reso noto il colonnello Igor Klimov, citato da Interfax. I missili, ha spiegato l’ufficiale russo, sono concepiti per ”portare dei colpi in serie contro un eventuale nemico ed eliminare obiettivi ad alta o bassa altitudine e obiettivi balistici”. Le manovre, che impegneranno 800 soldati, simuleranno la risposta a un ipotetico attacco aereo. I missili testati sono differenti dai Buk, che secondo alcuni esperti avrebbero causato – in circostanze non ancora chiarite – l’abbattimento del volo Mh17 della Malaysia Airlines lo scorso 17 luglio uccidendo tutti i 298 passeggeri a bordo.
Bandiere gialloblu sui grattacieli di Mosca
Intanto un provocatorio blitz filo-ucraino ha colpito Mosca: ignoti nella notte hanno issato la bandiera nazionale ucraina gialloblu sulla guglia del grattacielo del lungofiume Kotelniceskaia, che con i suoi 176 metri di altezza è il più maestoso tra i sette grattacieli staliniani della capitale, noti anche come “Sette sorelle“. Lo riferiscono Interfax e Lifenews. Gli autori dell’azione sono riusciti a verniciare a metà anche la stella della sommità di blu, senza avere forse il tempo – ipotizza Interfax – di aggiungere il giallo per riprodurre ancora i colori nazionali ucraini, ma potrebbe pure essere una scelta voluta dato che la stella ha già il giallo del suo colore dorato originario. La polizia locale ha fermato alcuni giovani, di Mosca e della regione, sospettati del blitz. Potrebbe essere aperta un’inchiesta per atti vandalici.
Mondo
Ucraina, ribelli: “Uccisi 34 civili in 24 ore” Kiev: “L’esercito ha conquistato Lugansk”
Ieri Kiev aveva fatto sapere di aver trovato 17 cadaveri dal luogo in cui truppe filorusse avrebbero colpito un convoglio di profughi nei pressi di Lugansk. Subito dopo, i ribelli avevano accusato le truppe ucraine di aver colpito un asilo a Makievka, uccidendo 10 bambini. Mosca ha annunciato per oggi circa 20 test di lanci di missili antiaerei e antimissile S-300 e S-400 da una base nella regione di Astrakan, ad alcune centinaia di km dalla frontiera ucraina
Continua a salire il conto delle vittime in Ucraina. Nelle ultime 24 ore, nei combattimenti tra esercito ucraino e insorti filorussi nella regione ucraina orientale di Donetsk, assediata dalle forze di Kiev, sono stati uccisi 34 civili e altri 29 sono stati feriti. Lo dicono le autorità locali ribelli: dall’inizio del conflitto nella regione si contano 951 morti e 1748 feriti. Nove soldati di Kiev sono stati uccisi in combattimenti scoppiati nella notte nelle strade della città di Ilovaysk, situata a est della roccaforte dei separatisti Donetsk. Anton Herashchenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino Arsen Avakov, ha fatto sapere che le truppe governative controllano ora la metà di Ilovaysk, ma i filorussi continuano a resistere dopo più di un giorno di scontri. Andriy Lysenko, portavoce del Consiglio ucraino di sicurezza nazionale, ha fatto sapere che altri 22 soldati sono rimasti feriti negli scontri. I militari fanno parte di due battaglioni di volontari, che hanno avuto un ruolo fondamentale delle operazioni del governo contro i separatisti nell’est dell’Ucraina. Intanto, ha riferito Lysenko, i combattimenti a Ilovaysk proseguono, anche se le truppe governative controllano la maggior parte della città, situata lungo una strada e una ferrovia che collegano Donetsk con il confine della Russia. Ieri Kiev aveva fatto sapere di aver trovato 17 cadaveri dal luogo in cui truppe filorusse avrebbero colpito un convoglio di profughi nei pressi di Lugansk. Subito dopo, i ribelli filorussi avevano accusato le truppe di Kiev di aver colpito un asilo a Makievka, uccidendo 10 bambini.
Kiev: “L’esercito ucraino ha conquistato Lugansk”
Secondo uno dei portavoce del Consiglio ucraino di sicurezza nazionale, Andriy Lysenko, le truppe governative dell’Ucraina hanno preso il controllo di gran parte di Lugansk, roccaforte dei ribelli nell’est del Paese, dopo giorni di battaglie in strada. Da 18 giorni la città è senza elettricità e acqua corrente a causa dei combattimenti. La Russia ha inviato un grande convoglio di aiuti umanitari per soccorrere i residenti, ma i camion non hanno ancora ricevuto l’approvazione di Kiev per entrare in territorio ucraino perché la rotta proposta dovrebbe attraversare una porzione di territorio in mano ai ribelli separatisti.
La Russia continua le esercitazioni al confine
Mosca ha annunciato per oggi circa 20 test di lanci di missili antiaerei e antimissile S-300 e S-400 da una base nella regione di Astrakan, non lontano dalla frontiera con il Kazakhstan, ad alcune centinaia di km dalla frontiera ucraina. Lo ha reso noto il colonnello Igor Klimov, citato da Interfax. I missili, ha spiegato l’ufficiale russo, sono concepiti per ”portare dei colpi in serie contro un eventuale nemico ed eliminare obiettivi ad alta o bassa altitudine e obiettivi balistici”. Le manovre, che impegneranno 800 soldati, simuleranno la risposta a un ipotetico attacco aereo. I missili testati sono differenti dai Buk, che secondo alcuni esperti avrebbero causato – in circostanze non ancora chiarite – l’abbattimento del volo Mh17 della Malaysia Airlines lo scorso 17 luglio uccidendo tutti i 298 passeggeri a bordo.
Bandiere gialloblu sui grattacieli di Mosca
Intanto un provocatorio blitz filo-ucraino ha colpito Mosca: ignoti nella notte hanno issato la bandiera nazionale ucraina gialloblu sulla guglia del grattacielo del lungofiume Kotelniceskaia, che con i suoi 176 metri di altezza è il più maestoso tra i sette grattacieli staliniani della capitale, noti anche come “Sette sorelle“. Lo riferiscono Interfax e Lifenews. Gli autori dell’azione sono riusciti a verniciare a metà anche la stella della sommità di blu, senza avere forse il tempo – ipotizza Interfax – di aggiungere il giallo per riprodurre ancora i colori nazionali ucraini, ma potrebbe pure essere una scelta voluta dato che la stella ha già il giallo del suo colore dorato originario. La polizia locale ha fermato alcuni giovani, di Mosca e della regione, sospettati del blitz. Potrebbe essere aperta un’inchiesta per atti vandalici.
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Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il vicedirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il condirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Palermo, 3 gen. (Adnkronos) - Una donna di Catania ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato, di buon mattino, dopo aver trovato accovacciato sul cofano della sua auto un uomo che non ha voluto sentire ragione di scendere dal mezzo per consentire alla proprietaria di andare a lavoro.
L’uomo, un 35enne di origine rumene, ha farfugliato alcune parole alla donna, rimanendo saldamente seduto sul cofano al punto tale che la signora, impaurita, ha messo in moto l’auto per cercare di farlo desistere e poi si è rivolta alla Sala Operativa della Questura di Catania che, prontamente, ha inviato due volanti in suo soccorso. Nel frattempo, viste le rimostranze dell’uomo, la donna ha cercato di portare l’auto, procedendo a passo d’uomo, nella vicina piazza Pietro Lupo. Qui, alla vista degli agenti della squadra Volanti, il 35enne rumeno è balzato giù dall’auto per afferrare una transenna e lanciarla contro il portone degli uffici di Polizia. I poliziotti hanno tentato più volte di bloccarlo nel tentativo di farlo ragionare, ma l’uomo ha più volte opposto una forte resistenza, sferrando un calcio contro una volante, danneggiandola.
Per questa sua condotta il 35enne è stato arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e condanna definitiva, e, a seguito di rito direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Lunedì 6 Gennaio alle ore 11 in via Nomentana 361, a Roma, il Partito radicale convoca una manifestazione a sostegno della liberazione di Cecilia Sala.
"Dopo aver manifestato per quasi due anni davanti all'ambasciata iraniana contro il regime oppressivo, violento e misogino degli Ayatollah nei confronti del suo popolo - si legge in una nota di Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito radicale -, non possiamo rimanere inermi nei confronti di una nostra concittadina ostaggio di pericolosi criminali. Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la Farnesina con il ministro Antonio Tajani ed è proprio in quest'ottica che intendiamo supportare il prezioso lavoro che si sta svolgendo in queste ore. L'appuntamento è lunedì 6 davanti all'ambasciata".
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - "La convocazione di un ambasciatore alla Farnesina è uno strumento molto importante e assai riconoscibile sul piano diplomatico per esercitare una pressione su uno Stato. C’è da dire che Tajani ha sempre utilizzato questo strumento con parsimonia, forse eccessiva, e dunque spesso con ritardo. Speriamo in futuro voglia essere più deciso, specie quando ci sono in gioco interessi vitali e che non si debba attendere, per esercitare questo passo, l’intervento delle opposizioni". Lo dice Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia viva.