Leggere sotto l’ombrellone è una delle attività più rilassanti per trascorrere del tempo in spiaggia, ma spesso ci si dimentica di portare con sé un buon libro. Ormai però non ci sono più scuse: con “Librerie da spiaggia“, iniziativa supportata da Legambiente Campania, molti stabilimenti ospitano degli scaffali a cielo aperto, interamente gestiti dai turisti. L’idea è venuta a un insegnante, Pasquale Colella, nel 2012: “Mi sono accorto che molte persone al mare si annoiavano”, racconta al fattoquotidiano.it, “così ho pensato a un modo per diffondere i libri anche in spiaggia”. Ma all’inizio il progetto si è scontrato con lo scetticismo di molti: “Se li ruberanno, mi dicevano” ricorda Colella, “ma io ho deciso comunque di inaugurare sei librerie in via sperimentale e dopo una settimana abbiamo registrato il boom di persone che leggevano e che, a loro volta, portavano altri libri”.

La strada era ormai tutta in discesa: “Nel 2013 i turisti che tornavano nello stesso lido, oltre alle valigie, portavano buste piene di testi da donare”, racconta. L’arma in più dell’iniziativa è nascosta nella natura stessa dell’oggetto: “Diamo una seconda vita alle opere “dormienti” che si trovano in tutte le case e che da decenni non vengono lette”. “L’obiettivo è quello di promuovere la lettura anche in spiaggia”, sottolinea, “in estate le persone sono più rilassate e un buon libro viene accolto sempre con piacere. Il progetto deve il suo successo all’anonimato: “Non bisogna registrarsi né lasciare il proprio nome, chiunque può andare, scegliere un titolo, leggerlo e poi rimetterlo al proprio posto”, sottolinea il responsabile. E anche se c’è qualcuno che si porta via un libro, “lo fa perché vuole finirlo e quindi abbiamo centrato comunque l’obiettivo di promuovere la lettura”, racconta.

I primi sei scaffali erano concentrati in Campania, nella zona del Cilento, ma nel giro di due anni il progetto si è esteso e coinvolge ormai oltre cento stabilimenti balneari in tutta Italia. Da questa estate, inoltre, c’è un’app dedicata al progetto, City Teller, “ovunque ti trovi ti informa della libreria da spiaggia più vicina a te e la distanza a cui si trova”, spiega Colella.Tra i nuovi comuni che per l’estate 2014 hanno deciso di aderire all’iniziativa ci sono anche Siniscola (Nu) in Sardegna, Polignano a Mare (Ba) in Puglia e Falerna (Cz) in Calabria, ma non mancano le adesioni dal Nord, da Ravenna a La Spezia. “Librerie da spiaggia” dimostra che l’autogestione funziona benissimo, basta solo un po’ di impegno: “Si tratta di un’iniziativa di puro volontariato“, ricorda Colella, “dalle librerie alla stilizzazione degli scaffali fino all’offerta libera di libri”.

Incentivare la lettura in Italia è una responsabilità importante; secondo i dati Istat del 2014, gli italiani che leggono in Italia sono scesi dal 46% del 2012 al 43% del 2013. E le differenze territoriali si sentono: nelle regioni settentrionali legge oltre la metà della popolazione dai 6 anni in su, mentre al Sud e la quota di lettori scende al 30,7%. Per questo “Librerie da spiaggia” ha progettato anche una serie di iniziative per diffondere il piacere della lettura, in primis la presentazione di nuovi testi: “Questi eventi riscuotono grande successo”, conferma Colella, “le persone partecipano in maniera attiva e si interessano sempre di più a questo mondo”.

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