Alla fine il pasticcio del Piano Giovani è finito sui tavoli della Procura di Palermo. Annunciato come il New Deal della formazione guidata da Rosario Crocetta, il bando da un milione di euro, ideato per creare nuovi posti di lavoro per gli under 35 siciliani, si è presto trasformato in un boomerang: portale internet chiuso, 1600 tirocini cancellati dopo che erano stati già assegnati, e una spirale di accuse incrociate tra membri del governo, dirigenti e ditte incaricate della gestione del sito web. Adesso il procuratore aggiunto Dino Petralia, coordinatore delle indagini sulla pubblica amministrazione, ha aperto un fascicolo sulla vicenda: venerdì mattina al secondo piano del palazzo di Giustizia palermitano si materializzerà Nelli Scilabra, l’assessore alla Formazione di Crocetta, convocata come persona informata sui fatti.
L’audizione dell’assessore è solo il primo passo di un’indagine che punta ad accertare possibili responsabilità penali nella vicenda che ha messo a nudo la fragilità del governo guidato dall’ex sindaco di Gela. Al centro dell’inchiesta ci sono al momento i rapporti tra la pubblica amministrazione e le ditte incaricate di gestire il progetto: da una parte la genovese Electronic Technology Team, che ha ricevuto un incarico da 500 mila euro per gestire il portale (poi crollato lo scorso 5 agosto) da parte del dirigente del dipartimento Formazione e Lavoro Anna Rosa Corsello. Incarico che la burocrate ha affidato alla ditta ligure senza passare da una gara d’appalto. L’affidamento diretto è toccato anche a ItaliaLavoro, la società del Ministero che per quasi 5 milioni di euro doveva occuparsi della gestione dei dati dei partecipanti alla selezione del Piano Giovani: incarico ritirato dalla stessa Corsello dopo il flop del portale.
La stessa dirigente è finita al centro delle polemiche dopo la pubblicazione, sul sito dell’assessorato, di un nuovo bando, una specie di Piano Giovani bis da 75 milioni di euro. “Non siamo a conoscenza di quell’avviso sui tirocini” hanno tuonato insieme gli assessori alla Formazione e Lavoro Scilabra e Bruno, annunciando la prossima defenestrazione della Corsello. Alla Scilabra toccherà adesso recarsi in Procura per spiegare ai pm cosa è accaduto negli uffici del suo assessorato in questi caldi mesi estivi: come è possibile che un bando a otto cifre venga pubblicato senza che gli assessori competenti ne sappiano nulla? E mentre anche la Corte dei Conti si muove per fare luce sul caso e verificare possibili danni erariali, Nello Musumeci, candidato del centro destra sconfitto alle elezioni e ora leader dell’opposizione, annuncia di voler offrire assistenza legale gratuita a chi volesse citare in giudizio la Regione dopo il flop del Piano Giovani. Visti i numeri dei partecipanti rimasti senza risposte e il crescente malumore che corre sul web, è probabile che l’offerta di Musumeci venga raccolta da parecchie persone. E per il governo di Rosario Crocetta la lista dei problemi si allungherebbe ulteriormente.