Vanessa Marzullo e Greta Ramelli “stanno bene”. E’ possibile che le due cooperanti italiane di 20 e 21 anni scomparse in Siria alla fine di luglio possano essere liberate. Lo scrive al-Quds al-Arabi, il quotidiano panarabo edito a Londra, in un articolo da Idlib, nel nordovest della Siria, datato 19 agosto, quindi precedente alle rivelazioni del Guardian, secondo cui ci sarebbero anche due donne italiane tra i quattro ostaggi stranieri sequestrati da militanti dello Stato islamico vicino Aleppo negli ultimi giorni.
Al-Quds al-Arabi cita una fonte della “sicurezza” del gruppo di ribelli islamici ‘Ahrar Sham‘ nella periferia di Idlib, secondo cui sarebbe stato catturato “uno dei rapitori delle ragazze italiane” ed è “possibile che nelle prossime ore” il gruppo liberi “le ragazze dai rapitori”. Stando alla fonte del giornale panarabo, uno dei rapitori “è stato arrestato vicino alla cittadina di Sarmada, al confine con la Turchia” e il gruppo ‘Ahrar Sham’ “ha scoperto che negoziava con le autorità italiane con contatti telefonici per ottenere un riscatto”. “Le due ragazze erano sotto la protezione di una brigata dell’opposizione siriana e i rapitori erano due membri di quella stessa brigata che proteggeva le ragazze”, ha detto la fonte.
“Sono tranquillo, credo che a breve rivedremo Vanessa e Greta”, aveva detto in mattinata Salvatore Marzullo, padre di Vanessa, che si è detto “fiducioso e ottimista“. “Nelle ultime ore – spiega – abbiamo sentito voci contrastanti sulla loro liberazione. Alcuni le danno ancora prigioniere, altri dicono che siano già libere. La verità è che in questo momento noi non sappiamo nulla di certo, ma io oggi mi sento tranquillo e credo che a breve le rivedremo a casa”. Marzullo nega di aver ricevuto notizie dalla Farnesina: “Non ci hanno ancora contattato. Credo che lo faremo noi, a questo punto”. “E’ la prima volta – ammette il padre della 21enne – che mi sento tranquillo da quando è accaduto il fatto. Sono stati giorni difficili, mi sono sentito come una batteria scarica. Ieri ero letteralmente consumato. Oggi invece mi sono riacceso, pieno di energia positiva”. La sensazione è che “tutto si stia risolvendo. Come se fossimo alla fine di un incubo. Spero che sia tutto vero. Se non è vero ciò che riportano i giornali vuol dire – conclude – che posso fare il veggente, ma se è vero dico: riportatele presto a casa”.
Oggi a parlare del rapimento di Vanessa e Greta è stato anche il Guardian: secondo il quotidiano britannico, sarebbero nelle mani dell’Isis insieme ad un’altra ventina di ostaggi. “Gli ultimi prigionieri, due donne italiane, (con tutta probabilità Vanessa Marzullo, 21 anni, e Greta Ramelli, 20 anni, di cui non si hanno più notizie dalla fine di luglio) un danese e un cittadino giapponese, sono stati sequestrati nelle città più grande della Siria o nelle sua vicinanze – scrive il Guardian – si tratta di giornalisti, fotografi o operatori umanitari catturati nei pressi di Aleppo e Idlib. I prigionieri sono stati successivamente trasferiti a Raqqa, roccaforte di Isis nel nord della Siria”.