Le gelate che si sono abbattute sul nord del Paese a fine marzo hanno danneggiato le piante. Risultato: il prezzo è esploso del 60%. Per il quotidiano francese la crema spalmabile rischia di diventare un "prodotto di lusso". Ma la Ferrero si è tutelata comprando il gruppo turco Oltan, leader mondiale nell'approvvigionamento, lavorazione e vendita dei frutti
La penuria di nocciole in Turchia ha messo in agitazione la stampa internazionale: che ne sarà della Nutella? I giornali stranieri hanno pensato subito alle sorti del cioccolato spalmabile più amato al mondo che, paventa il quotidiano francese Les Echos, “rischia di diventare un prodotto di lusso“. La nocciola, insieme alla polvere di latte e all’olio di palma, è infatti l’ingrediente principale scelto dalla Ferrero per la ricetta segreta della sua Nutella, al posto della costosissima fava di cacao. E “la casa dolciaria di Alba“, scrivono il Guardian e il Financial Times, “è il maggior acquirente al mondo di nocciole”.
La causa della scarsa produzione del frutto è il maltempo che si è abbattuto a fine marzo sul nord della Turchia, da cui arriva il 70% del raccolto mondiale, danneggiando più di due terzi delle piante. Con il risultato che “quest’anno verranno vendute solo 540mila tonnellate di prodotto contro le 800mila abituali, con un deficit di 260mila tonnellate”, spiega Les Echos ai consumatori francesi, i primi al mondo (una famiglia su due la compra, ma la percentuale sale al 75% se si considerano solo i nuclei con figli). Di conseguenza il prezzo è esploso, passando, secondo l’inglese Guardian, dai 6.500 dollari la tonnellata di febbraio a 10.500 dollari, un aumento del 60%.
Ma, ricorda il Ft, la multinazionale piemontese si è già tutelata: lo scorso luglio ha comprato il gruppo turco Oltan, leader mondiale nell’approvvigionamento, nella lavorazione e nella vendita di nocciole nonché grande esportatore verso la Ue e altri mercati mondiali. Sarà per questo che dalla Ferrero arriva una parziale rassicurazione: “Almeno fino al prossimo anno non si potrà parlare di aumenti dei prezzi”. “Nonostante l’aumento del prezzo delle nocciole sia stato avvertito già in primavera”, spiega una fonte interna all’azienda, “a questo tipo di eventi non si risponde in tempi brevi con un rincaro dei prezzi al consumo”. Le dinamiche di stoccaggio sono costruite in modo che i prezzi non risentano immediatamente delle fluttuazioni nei costi delle materie prime: “La Ferrero si rifornisce da tutto il mondo, inoltre per far fronte alle fluttuazioni nel costo delle materie prime, con i fornitori si calcola il ‘prezzo medio annuo d’acquisto’, che consente di garantire una certa stabilità di magazzino”.