“Bossi può stare sereno, non ci saranno pugnalate”, dice il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. L’udienza preliminare per Umberto Bossi e i figli Renzo ‘Trota’ e Riccardo è fissata per il 10 ottobre: ma la decisione del Carroccio di non costituirsi parte civile nei loro confronti ha riportato la quiete nel partito. Solo pochi giorni fa, l’avvocato del Senatur, Matteo Brigandì aveva rivendicato “sei milioni di euro” come parcella per il lavoro svolto in questi anni per la Lega Nord e Bossi aveva sottolineato come Salvini non avesse ancora espresso pubblicamente la volontà di non costituirsi parte civile verso di lui e i sui figli nel processo che potrebbe aprirsi alla “Family”. Il Gup valuterà la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo nei confronti del fondatore della Lega Nord, dei figli e dell’ex tesoriere Francesco Belsito, e di altre 5 persone di Francesca Martelli
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