Joachim Hermann: "Roma non prende dati personali o impronte perché così gli stranieri possono chiedere asilo in un altro Paese". Intanto in Sicilia nuovi sbarchi
Duro attacco all’Italia del ministro degli Interni bavarese, Joachim Hermann, che accusa Roma di ignorare le leggi sui rifugiati per non farsene carico. ”L’Italia in molti casi intenzionalmente non prende dati personali e impronte digitali dei rifugiati per permettergli di chiedere asilo in un altro Paese”, ha detto all’agenzia di stampa Deutsche Presse-Agentur. “E’ un fatto – ha denunciato – che l’Italia, in molti casi intenzionalmente, non prende i dati personali o le impronte digitali, il che significa che i rifugiati possono chiedere asilo in un altro Paese, senza tornare in Italia”. Lo stesso ministro ha poi sottolineato come in Baviera ci sia stato un aumento record di gente che chiede asilo: solo ieri, sono arrivate 319 richieste. “E’ piuttosto sfacciato che il ministro dell’Interno Angelino Alfano da una parte lamenti l’alto peso derivante dall’arrivo (in Italia) dei rifugiati attraverso il Mediterraneo, mentre dall’altra non si curi di rispettare le disposizioni europee in materia d’asilo”.
Le attuali norme europee in materia prevedono che i rifugiati facciano richiesta di asilo nel primo Paese dell’Unione europea dove arrivano. Saltando la procedura di identificazione, considera Hermann, Roma evita che i rifugiati sbarcati sulle coste italiane possano essere rimandati in Italia se identificati in un altro Paese dell’Unione. Ripetutamente, negli ultimi mesi, la polizia bavarese e quella austriaca hanno reso noti casi di rifugiati fermati mentre tentavano di entrare nei rispettivi Paesi senza i documenti necessari. “Uno dei motivi – ha continuato Hermann – è che una parte considerevole dei rifugiati che arrivano in Italia si mettono in viaggio verso la Germania senza essere passati per il previsto procedimento” di identificazione. A Monaco di Baviera Hermann è una delle figure più autorevoli del Csu, il partito dell’Unione dei cristiano-sociali, alleato storico della Cdu di Angela Merkel.
Una presa di posizione che arriva dopo i numerosi appelli del governo italiano – ultimo quello del ministro dell’Interno italiano Angelino Alfano – alle istituzioni europee e a tutti gli altri Paesi membri dell’Unione di sostenere con Roma gli sforzi per l’accoglienza di fronte ai flussi migratori provenienti in particolare dal nord Africa.
Ma Herrmann ha ricordato alla Dpa come le norme europee “prevedano che il primo Paese dove i rifugiati entrano (nell’Ue) sia responsabile per il procedimento d’asilo”. Per questo l’Italia riceve fondi dall’Unione europea, ha aggiunto. Il politico bavarese ha poi puntato il dito contro quella che vede come una “discrepanza” nei numeri ufficiali: in Germania nel 2013 sono state presentate oltre 126mila richieste d’asilo, mentre in Italia solo 27930. Secondo i numeri dell’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu l’anno scorso sono arrivati sulle coste italiane oltre 60mila rifugiati. La Dpa ricorda poi come il responsabile dell’Unhcr, Antonio Guterres, in marzo abbia definito la Germania come “il Paese che accoglie più rifugiati” tra i Paesi industrializzati. “Anche gli altri Stati dell’Unione per questo possono chiedere all’Italia la relativa solidarietà, cioè il rispetto del sistema comune d’asilo europeo su cui i Paesi dell’Unione si sono accordati – ha attaccato ancora Hermann – Ciò vale ancora di più oggi, considerato che le crisi in Medio Oriente e la brutale violenza dell’Isis in Iraq farà aumentare la pressione dei rifugiati sull’Europa”.
Proprio oggi le ultime polemiche politiche sulla questione, in prima fila come sempre la Lega Nord. “In Italia sono arrivate 100mila persone – dice il segretario Matteo Salvini ad Agorà, su Rai3 – Meno del 50% sono realmente rifugiati, più della metà non hanno status particolari. Vengono accolti in Italia in hotel a tre stelle ma dei 4 milioni di disoccupati italiani chissenefrega”. “Più della metà di questa gente sono immigrati clandestini – ha aggiunto – e chi ci garantisce che qualcuno di questi non si farà esplodere da qualche parte?”. Diverso il discorso del presidente della commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto, che investe pienamente il tema toccato dal ministro bavarese: “Non c’è nessun solidarietà, c’è anzi ipocrisia dell’Europa – dice l’esponente del Nuovo Centrodestra – Molti di quelli che arrivano vogliono poi andare altrove, magari in Germania, e lì vengono respinti. L’obiettivo giusto da attaccare quindi non è il governo italiano, ma l’Europa”. “Anche chi sta all’opposizione – ha concluso – dovrebbe polemizzare con gli altri governi europei che ci lasciano abbandonati a noi stessi”.
Intanto la cronaca racconta di un nuovo sbarco di migranti in mattinata nel porto di Pozzallo (in provincia di Ragusa). Sono in arrivo 215 persone, prevalentemente siriani. La polizia ha già predisposto i servizi di ordine pubblico.