A dirlo è il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, che conferma quanto scritto dal quotidiano panarabo al-Quds. Savatore Marzullo: "Per noi la notizia non è una smentita, perché mai avevamo avuto conferme ufficiali"
Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due volontarie rapite in Siria alla fine di luglio, non sono nelle mani dei jihadisti dell’Isis. A dirlo all’Ansa è il sottosegretario agli Esteri, Mario Giro, che ha ribadito l’invito a “mantenere il massimo riserbo” sulla vicenda. L’ipotesi era già stata avanzata il 19 agosto dal quotidiano panarabo al-Quds al-Arabi, che in un articolo da Idlib, nel nordovest della Siria, riportava che le due erano state sequestrate dai ribelli islamici del gruppo ‘Ahrar Sham‘ . Il giornale, inoltre, riteneva vicina la possibilità della liberazione delle due ragazze e sosteneva che tra i miliziani e le autorità italiane erano stati avviati “contatti telefonici per ottenere un riscatto”. Giro, inoltre, smentisce apertamente quanto scritto dal quotidiano britannico Guardian che, al contrario, aveva riportato che Vanessa e Greta erano state rapite dai miliziani dello Stato islamico. “A quello che risulta – ha detto il sottosegretario – le indiscrezioni del Guardian non sembrano veritiere”.
“Il fatto che non siano in mano all’Isis per noi non è una smentita, perché mai avevamo avuto conferme ufficiali che lo fossero – ha commentato Salvatore Marzullo, padre di Vanessa – dalla Farnesina l’unica cosa che continuano a ripeterci è che dobbiamo avere tanta pazienza. Finora quelle che girano sono solo notizie di stampa – ha aggiunto – di ufficiale e sicuro a noi non è stato comunicato nulla”.