“Nonna oggi vado a scuola in taxi”. Da settembre a Genova sarà possibile. Addio alla macchina di papà, al traffico, all’ira di mamma che non riesce ad arrivare al lavoro in tempo. A portare i ragazzi a scuola ci penserà il taxista che si preoccuperà di andare a prendere i bambini sotto casa e accompagnarli fino in aula.

L’idea è quella di arrivare a realizzare una sorta di car pooling per bambini con i taxi. L’iniziativa lanciata dalla cooperativa Radio Taxi di Genova è stata presentata all’assessorato alla Mobilità che ha colto di buon occhio la proposta mettendosi a disposizione per renderla fattibile. Un’iniziativa privata che non si sostituisce all’amministrazione comunale: “Continueremo a garantire – rassicurano dall’assessorato di competenza – nei municipi più periferici e nei luoghi non raggiunti dai servizi pubblici, un servizio adeguato per accompagnare i ragazzi a scuola”. L’idea, semmai, è quella di riuscire a diminuire il traffico in città e di rendere più comoda la vita ai genitori che non dovranno nemmeno accompagnare i figli alla fermata dell’autobus: “Abbiamo costatato – spiega Stefano Venazzi, presidente della cooperativa – che Genova ha delle zone collinari scarsamente servite dagli autobus. Non solo. In centro nelle ore nevralgiche, attorno agli istituti scolastici, si creano degli ingorghi terribili che impediscono il flusso delle automobili. Se ogni famiglia iniziasse a non accompagnare il proprio figlio ma ad unirsi, toglieremmo parecchie auto dalla strada. Da qui è stato spontaneo pensare a questo servizio”.

I costi certamente non saranno gli stessi del biglietto dell’autobus: i calcoli fatti prevedono una media a tratta per bambino di una cifra che va dai tre ai sei euro. “Ma è chiaro che ciò che offriamo – spiega Venazzi – è di grande comodità per i genitori che non avranno nemmeno più la preoccupazione di sapere se il figlio è arrivato o meno in classe”. Sulla questione non c’è un vero e proprio studio di mercato ma i taxisti quattro conti li hanno fatti: “A Genova ci sono 41.700 ragazzi dai sei ai quattordici anni. Se anche solo l’1% aderisse a questa proposta – continua il presidente – sarebbero circa 400 utenti. In queste settimane, da quando si è diffusa la notizia, abbiamo già avuto una notevole richiesta. Per la prima settimana di settembre saremo pronti: la nostra flotta e la nostra centrale sono già all’opera”. Il progetto conta l’attenzione e la collaborazione dell’amministrazione comunale che ha l’obiettivo di risolvere i problemi di mobilità garantendo a tutti gli alunni che abitano sulle colline, lontani dalla scuola o dalla fermata di un autobus, la possibilità di muoversi con un taxi o attraverso una rete messa a disposizione dei diversi Municipi. Una risposta, quella della città di Genova, anche ai recenti dati Istat diffusi sulla mobilità: in dieci anni gli spostamenti in auto per andare a scuola o al lavoro sono aumentati del 50%. In calo invece chi preferisce camminare.

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