Appuntamento nella città ligure, in piazza San Siro, giovedì 28 agosto: verrà servita in mille porzioni la gigantesca focaccia preparata dai mastri fornai secondo l'antica ricetta
Si chiama “sardenaira” perché un tempo veniva condita con le sarde, pesce povero per eccellenza. Oggi fra gli ingredienti hanno preso il loro posto le più nobili acciughe sotto sale, ma bontà e semplicità non cambiano. Per la più tipica focaccia sanremasca, detta anche sardinara o sardenara, che ha ottenuto il marchio De.co (denominazione comunale), la città tenta ora di ottenere il Guinness dei primati. Si punta al 2015, ma le prove generali avverranno giovedì 28 agosto 2014, in piazza San Siro.
L’evento di fine estate attirerà anche i turisti, che ben conoscono la specialità ligure: guai a chiamarla “pizza”, davanti ai negozi dei fornai c’è spesso addirittura un cartello che mette in guardia sulla delicata questione. Niente strutto, ma solo olio extravergine d’oliva e condimenti provenienti dal territorio: olive taggiasche, capperi, origano, aglio e pomodoro. Oltre alle acciughe a pezzetti, naturalmente. Anche se qualcuno ha pensato a una rivisitazione: con il “machetto”, una pasta realizzata con filetto di acciughe che viene spennellata sulla sardenaira a cottura ultimata. I puristi, manco a dirlo, non sono d’accordo.
A Sanremo la tradizionale focaccia veniva preparata dalle massaie soprattutto il venerdì, dato che la sardenaira è considerata un piatto magro. L’appuntamento con le prove generali per ottenere il record mondiale avverrà invece di giovedì. I volontari del Civ “Luce a San Siro” hanno organizzato la serata durante la quale verrà preparata una sardenaira lunga 25 metri: taglio e assaggio prenderanno il via alle 18. Prova tecnica del prossimo anno, nel quale si svolgerà il contest dedicato, l’evento sarà visionato da un giudice del Guinness. “Pasta Madre” e “Fornaio Saraceno” sono le due squadre di fornai del quartiere che impasteranno anche una seconda versione della sardenaira, lunga 10 metri: senza glutine, adatta ai celiaci. Per realizzare l’impresa serviranno 40 chili di farina, 5 chili di olive, tre di aglio, uno di capperi e origano e uno di acciughe, il tutto condito con 10 litri d’olio per sfornare ben 45 teglie dalle quali si otterranno le mille fette di sardenaira da offrire agli spettatori dell’evento.