Dopo la frenata del pil dello 0,2% registrata nel secondo trimestre, ancora cattive notizie per l’economia tedesca. La banca pubblica d’investimenti KfW ha rivisto al ribasso le stime di crescita del prodotto interno lordo nazionale: per l’anno in corso gli analisti di Kfw, omologa della Cassa depositi e prestiti, prevedono un aumento dell’1,6% invece del 2% annunciato precedentemente. Nel 2015, invece, la crescita del pil si fermerà, all’1,5% invece dell’1,6% pronosticato a maggio dalla stessa banca.

Si mostrano più positivi i dati sul secondo trimestre dell’area Ocse. Nell’Eurozona il dato complessivo trimestrale è stato +0,2%, pur con i cali di Germania e Italia. Il pil dell’intera area risulta invece aumentato dello 0,4% a fine giugno, in crescita rispetto al trimestre precedente, quando si era registrato un +0,2%. L’organizzazione sottolinea come il dato complessivo mascheri andamenti assai differenti: a tenere a galla l’intera area sono gli Stati Uniti, che mostrano un ‘rimbalzo’ del Pil del +1,0%, insieme al Regno Unito che segna +0,8%. Al contrario, in Giappone il calo dell’1,7% era ampiamente previsto, dopo l’accelerazione registrata nei primi tre mesi (+1,5%), a causa dell’aumento dell’Iva.

Per quanto riguarda i dati su base annua, la crescita del Pil dell’area Ocse è stata dell’1,9% con un record del Regno Unito, che ha registrato una spinta del +3,2%. Solo l’Italia, tra le grandi economie, resta in contrazione, con il -0,3%.

 

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Germania, cala ai minimi da luglio 2013 l’indice della fiducia delle imprese

next
Articolo Successivo

Tango bond, Soros denuncia Bank of New York per non aver pagato interessi

next