“Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, dice che vuole eliminare i supplenti? Allora si metta all’opera, perché non deve fare altro che assumerli”. La prima replica alle anticipazioni del piano per la scuola del governo arriva dal sindacato Anief. “I numeri – si sottolinea in una nota – ci dicono che i supplenti servono, solo che vanno stabilizzati. Dal 2001 a oggi lo Stato ha assunto nelle scuole pubbliche 258.206 insegnanti, ma in quegli anni ne sono andati in pensione 37 mila in più. E i posti liberi erano 311.364. Tanto è vero che le supplenze sono aumentate da 105 mila a 140 mila. E la maggior parte sono su posti vacanti”.
“Se veramente Giannini vuole risolvere il problema del precariato – sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – ha una sola via d’uscita: chiedere al suo Governo di farla finita di ignorare i richiami dell’Ue e tramutare in contratti a tempo indeterminato almeno la metà delle 140mila supplenze di lunga durata, la metà di tutta la Pa, che gli uffici scolastici periferici sottoscriveranno nei prossimi giorni. Solo una scelta radicale di questo tipo – aggiunge Pacifico – rappresenterebbe la svolta nell’affrontare il problema della mancata stabilizzazione di tanto personale”.
L’Anief ricorda “che dal 2001 a oggi lo Stato ha assunto nelle scuole pubbliche 258.206 insegnanti. Ma rispetto alle necessità effettive e al turn over dovevano essere oltre 50mila in più”. “Dal 2001/2002 le scuole hanno utilizzato 1.241.281 insegnanti precari assunti con contratto sino al termine dell’anno scolastico. Una buona parte di questi posti andrebbero però considerati a tutti gli effetti liberi. Quindi utili per ulteriori assunzioni. Inoltre, a dispetto della direttiva comunitaria i contratti annuali o fino al termine dell’anno scolastico conferiti ai docenti si sono incrementati di oltre il 20%, passando da 96.915 a 120.339″. “Allora – conclude Pacifico – basterebbe rivisitare il numero di organici a disposizione per svuotare le graduatorie dei docenti precari. Occorre attuare da subito un piano straordinario di immissioni in ruolo pari a 125 mila unità, di cui almeno 60mila da attuare subito, tra cui 13 mila Ata, perché tali sono i posti vacanti e disponibili”.
Esprime le sue perplessità anche il coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti Danilo Lampis. “Ad oggi gli studenti non sono stati minimamente interpellati”, “nonostante vivano ogni giorno le scuole. Siamo pronti a dar battaglia e a mobilitarci nei prossimi mesi, a partire dalle manifestazioni studentesche del 10 ottobre”. Così il coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti, Danilo Lampis. “Le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sono sconcertanti – dice in una nota Lampis – e sembrano voler portare a termine le idee degli ultimi governi Berlusconi sulla scuola pubblica. Innanzitutto riteniamo inaccettabile procedere a nuove agevolazioni sulle scuole private, proprio mentre la pubblica paga le conseguenze peggiori dopo anni di tagli. Il miliardo e mezzo di risorse recuperate non sono nulla rispetto alle reali esigenze: non pensino di abbindolare il mondo della scuola e il Paese con piccole concessioni!”. Non ci sono solo i sindacati e i rappresentanti degli studenti a criticare l’annuncio. Gaffe del segretario della Lega Nord Matteo Salvini che su Twitter scrive: “Ministra dell’Istruzione: ‘Aboliremo le supplenze’. E se manca un professore? Fa lezione uno studente estratto a sorte??”. Il piano scuola “è una riforma che guarda agli interessi di pochi e non a quelli del Paese”.
Scuola
Scuola, sindacato Anief: “Giannini vuole eliminare supplenti? Allora li assuma tutti”
Dopo le anticipazioni del ministro all'istruzione Giannini sul piano di riforma, critiche dalle organizzazioni dei lavoratori e degli studenti. La gaffe del segretario della Lega Salvini: "E se poi manca un professore fa lezione un alunno estratto a sorte?"
“Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, dice che vuole eliminare i supplenti? Allora si metta all’opera, perché non deve fare altro che assumerli”. La prima replica alle anticipazioni del piano per la scuola del governo arriva dal sindacato Anief. “I numeri – si sottolinea in una nota – ci dicono che i supplenti servono, solo che vanno stabilizzati. Dal 2001 a oggi lo Stato ha assunto nelle scuole pubbliche 258.206 insegnanti, ma in quegli anni ne sono andati in pensione 37 mila in più. E i posti liberi erano 311.364. Tanto è vero che le supplenze sono aumentate da 105 mila a 140 mila. E la maggior parte sono su posti vacanti”.
“Se veramente Giannini vuole risolvere il problema del precariato – sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – ha una sola via d’uscita: chiedere al suo Governo di farla finita di ignorare i richiami dell’Ue e tramutare in contratti a tempo indeterminato almeno la metà delle 140mila supplenze di lunga durata, la metà di tutta la Pa, che gli uffici scolastici periferici sottoscriveranno nei prossimi giorni. Solo una scelta radicale di questo tipo – aggiunge Pacifico – rappresenterebbe la svolta nell’affrontare il problema della mancata stabilizzazione di tanto personale”.
L’Anief ricorda “che dal 2001 a oggi lo Stato ha assunto nelle scuole pubbliche 258.206 insegnanti. Ma rispetto alle necessità effettive e al turn over dovevano essere oltre 50mila in più”. “Dal 2001/2002 le scuole hanno utilizzato 1.241.281 insegnanti precari assunti con contratto sino al termine dell’anno scolastico. Una buona parte di questi posti andrebbero però considerati a tutti gli effetti liberi. Quindi utili per ulteriori assunzioni. Inoltre, a dispetto della direttiva comunitaria i contratti annuali o fino al termine dell’anno scolastico conferiti ai docenti si sono incrementati di oltre il 20%, passando da 96.915 a 120.339″. “Allora – conclude Pacifico – basterebbe rivisitare il numero di organici a disposizione per svuotare le graduatorie dei docenti precari. Occorre attuare da subito un piano straordinario di immissioni in ruolo pari a 125 mila unità, di cui almeno 60mila da attuare subito, tra cui 13 mila Ata, perché tali sono i posti vacanti e disponibili”.
Esprime le sue perplessità anche il coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti Danilo Lampis. “Ad oggi gli studenti non sono stati minimamente interpellati”, “nonostante vivano ogni giorno le scuole. Siamo pronti a dar battaglia e a mobilitarci nei prossimi mesi, a partire dalle manifestazioni studentesche del 10 ottobre”. Così il coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti, Danilo Lampis. “Le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sono sconcertanti – dice in una nota Lampis – e sembrano voler portare a termine le idee degli ultimi governi Berlusconi sulla scuola pubblica. Innanzitutto riteniamo inaccettabile procedere a nuove agevolazioni sulle scuole private, proprio mentre la pubblica paga le conseguenze peggiori dopo anni di tagli. Il miliardo e mezzo di risorse recuperate non sono nulla rispetto alle reali esigenze: non pensino di abbindolare il mondo della scuola e il Paese con piccole concessioni!”. Non ci sono solo i sindacati e i rappresentanti degli studenti a criticare l’annuncio. Gaffe del segretario della Lega Nord Matteo Salvini che su Twitter scrive: “Ministra dell’Istruzione: ‘Aboliremo le supplenze’. E se manca un professore? Fa lezione uno studente estratto a sorte??”. Il piano scuola “è una riforma che guarda agli interessi di pochi e non a quelli del Paese”.
Articolo Precedente
“Abolizione supplenze”. Lo scenario per i docenti precari iscritti alle graduatorie
Articolo Successivo
Riforma scuola, zucchero per una medicina amara?
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Starmer chiede “pressioni su Putin” e annuncia una “riunione militare” dei Paesi ‘volenterosi’. Meloni: “L’Italia non invierà truppe. Lavoriamo con Ue e Usa”
Mondo
Attacco Usa su larga scala contro lo Yemen controllato dagli Houthi. “È anche un avvertimento all’Iran”
Cronaca
Manifestazione per l’Europa, “Siamo 50mila”. In piazza bandiere Ue, arcobaleno e “Bella ciao”. Dalla difesa comune al riarmo: le parole
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.