Lontano dal San Paolo, dentro il San Mames, Napoli e Benitez si aggrappano a San Gonzalo. Questione di statistica, quella migliore per un attaccante. Higuain ha segnato dieci gol all’Athletic Bilbao, compreso lo spettacolare destro dell’andata che ha tenuto viva la speranza e allontanato le preghiere a San Gennaro. Non serve scomodare il patrono per acciuffare la qualificazione ai gironi di Champions League, gli azzurri non invocano miracoli. Bastano molto più terreni gol e forma fisica per affrontare l’onda d’urto dei 50mila attesi nella Catedral, dove i tifosi sperano di rompere l’incantesimo. L’Athletic manca dalla prima competizione europea ormai da 16 anni. Ora è lì, a novanta minuti di distanza. Basta imbavagliare il Napoli, spegnerne le accelerazioni e disinnescare il Pipita, bestia nera del San Mames. L’uomo in più sul quale punta Benitez, alle prese in queste ore con il rebus formazione.
Tre dubbi per un obiettivo da 30 milioni di euro. Tanti ne garantirebbe l’accesso ai gironi, con tutto quel che ne deriverebbe in termini di mercato last minute ed eventualmente a gennaio. E allora il tecnico sfoglia la margherita: Britos o Ghoulam? Inler o Gargano? Soprattutto, Insigne o Mertens? All’andata gli azzurri hanno cambiato marcia quando il belga ha preso il posto dello scugnizzo furioso. Così Benitez pensa e punge: “Abbiamo rispetto per l’Athletic e per questo stadio, ma giocheremo per vincere”. Basterebbe un pareggio, in realtà. Per essere sicuri della qualificazione dovrebbe arrivare con almeno due gol segnati, con uno invece si allungherebbero le speranze di almeno mezz’ora. Ma il Napoli non può fare calcoli ed è meglio così. Lo dimostra l’andamento dello scorso anno, quando gli azzurri si esaltavano quando la posta in palio era alta e bisognava giocare a viso aperto.
Più Mertens che Insigne, allora, per sostenere Higuain e Josè Callejon. Ieri l’esterno spagnolo ha infilato il tarlo nella testa dell’Athletic: “Dovranno prendere l’iniziativa. Noi possiamo essere pericolosi in ogni momento”. Difesa e ripartenza, insomma. Il Napoli correrà sugli esterni cercando poi la classe della punta argentina. Contro l’organizzazione tattica dei baschi, sorretti da una forma fisica migliore, bisogna pungere a freddo o aspettare l’attimo di distrazione. La linea difensiva di Valverde è parsa non proprio impeccabile quando gli azzurri hanno caricato a testa bassa. Compito di Hamsik e Jorginho sarà quello di creare superiorità numerica mandando in tilt l’asfissiante caccia al pallone che l’Athletic inscena battendo ogni zolla del campo. Se salta la linea Iturraspe–Mikel Rico, il gioco non è fatto ma il Napoli può mettere sotto scacco Iraizoz. Siamo ad agosto e la stagione è già a un bivio. Benitez maschera la tensione allo stesso modo della scorsa settimana, parlando dell’eliminazione come di un non-dramma. Eppure ritrovarsi nell’urna il Guingamp al posto del Real Madrid fa tutta la differenza del mondo.
LE PROBABILI FORMAZIONI (fischio d’inizio ore 20.45):
Athletic Bilbao (4-2-3-1): Iraizoz; de Marcos, Gurpegui, Laporte, Balenziaga; Iturraspe, Mikel Rico; Susaeta, Benat, Muniain; Aduriz. All.re Valverde
Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Inler Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain. All.re Benitez