Raccogliere olive e uva a pagamento. E’ la curiosa proposta offerta dalla popstar Sting, di cui dà notizia il sito inglese “The Telegraph“. Sting offre la possibilità di vendemmiare nella sua tenuta “il Palagio”, sulle colline intorno a Firenze, pagando una cifra di 208 sterline (262 euro) al giorno. In sostanza Sting, la cui terra toscana gli ha consentito persino l’apertura di un negozio per venderne i prodotti, ha bisogno di una mano per il raccolto. Ma il privilegio di lavorare a casa sua, in uno scenario di vigneti e cipressi, ha un costo. Sting, proprietario in Toscana di numerose residenze con terreni, secondo il Telegraph “le affitta a 6000 sterline a settimana”. La testata inglese ironizza sulla notizia, sottolineando come la popstar abbia guadagnato, soltanto con l’ultimo tour, circa 358 milioni di sterline. L’esperienza, secondo il programma, inizia con un picnic nei campi dove i responsabili della tenuta terranno una lezione su come coltivare i campi e consegneranno un cestino vuoto, con tanto di istruzioni per riempirlo con olive o grappoli di uva durante la giornata, che termina degustando un bicchiere di vino Sangiovese, in vendita a 15,7 euro.
Un bando che piace alla Coldiretti. “Le ricerche scientifiche”, scrive l’associazione dei coltivatori, “confermano che il contatto con la natura nelle campagne è una ottima cura contro lo stress. A confermare l’impatto positivo sul benessere di queste nuove agri-cure sono numerose ricerche. Una ricerca dei Sage Colleges di New York ha scoperto che il Mycobacterium vaccae, che si trova comunemente nel terreno agricolo, se iniettato nei topi aumenta il livello di serotonina, il noto ormone del buonumore. D’altra parte zappare mette in moto una attività fisica positiva per la salute. Sulla base dello studio dell’Università di Uppsala in Svezia, pubblicato sul British Medical Journal, chi fa giardinaggio o un attività sportiva di modesta intensità guadagna circa un anno di vita rispetto chi rimane inattivo, ma chi raggiunge livelli di attività più intensa può guadagnare oltre due anni anche se l’impegno deve durare almeno dieci anni prima di vedere un effetto statisticamente significativo”.