Botta e risposta a distanza tra il campione italiano e chi avrebbe voluto una sua rinuncia all'ingaggio indiano in solidarietà con i due militari italiani là detenuti. Nella tarda serata di giovedì la replica del calciatore su facebook che rivendica la propria libertà di scelta
Nella prossima stagione Alessandro Del Piero lascerà Sydney e l’Australia per vestire la maglia dei Delhi Dynamos, squadra che milita nell’Indian Super League. Ad annunciarlo è stato lo stesso attaccante su Twitter: “Sono felice di comunicare che da oggi sono un giocatore del Delhi Dynamos e ambasciatore della nuova Indian Super League”. La scelta del calciatore trentanovenne di giocare in India ha scatenato reazioni politiche da parte di chi avrebbe voluto una sua rinuncia in segno di solidarietà con i marò detenuti in quel pese. Ad intervenire pubblicamente, nella giornata di ieri, è stata Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, che su Facebook ha rivolto un appello ad Alex Del Piero: “Rifiuti l’offerta di giocare in India fin quando i nostri marò non torneranno in Italia”. E poi continua: “Del Piero non ha bisogno né di soldi né di fama visto che è un simbolo indiscusso del calcio italiano e un’icona mondiale di questo sport. Una simile presa di posizione da parte sua sicuramente non passerebbe inosservata e potrebbe essere un importante segnale nei confronti del governo indiano e della comunità internazionale. Mi si dirà che non spetta a un calciatore fare quello che la politica non sa fare: nessuno più di noi è critico verso l’inerzia degli ultimi governi ma riteniamo che sia tutta l’Italia a doversi mobilitare, a partire dai suoi simboli più conosciuti”.
In tarda serata è arrivata la replica del calciatore, che in un posto su Facebook ha spiegato la propria posizione: “So che la mia scelta di andare a giocare in India ha sollevato qualche perplessità in merito ai rapporti tra Italia e India, legati alla vicenda dei due marò detenuti là”. Poi continua: “Detto che non credo di essere l’unico italiano che intrattiene relazioni con l’India per motivi professionali, so bene però che quello che faccio io ha un impatto mediatico più ampio: accetto volentieri le responsabilità che il mio ruolo comporta. Nel caso specifico sono consapevole e soddisfatto della mia scelta, non sto andando in un Paese “ostile” e l’ultima cosa che vorrei è una strumentalizzazione del mio ruolo, e soprattutto che lo sport diventi un mezzo utilizzato per dividere al posto che per unire”. Sulla vicenda dei militari nelle mani della giustizia indiana Del Piero aggiunge: “Da italiano, come tutti i miei connazionali, non sono insensibile alla vicenda dei nostri marò e spero si arrivi presto ad una conclusione positiva per loro, e soprattutto che sia la più giusta. Io sono un giocatore di calcio, andrò in India per giocare a calcio, per onorare il mio sport e fare ciò che in questo momento più sono felice di fare: portare un messaggio positivo abbinato ai valori dello sport e alla diffusione del calcio in Paesi lontani dai percorsi tradizionali del pallone. Come l’India con la sua Indian Super League”.