La Malaysia Airlines ha annunciato che licenzierà 6mila dei suoi 20mila dipendenti nel quadro di una ristrutturazione resa urgente dalle ripercussioni delle due tragedie dei voli MH370, disperso mentre volava da Kuala Lumpur a Pechino, e MH17, precipitato sopra l’Ucraina, probabilmente abbattuto da un missile. La bozza del piano è stata presentata dal fondo sovrano Khazanah Nasional Berhad, proprietario del 70% della compagnia, che intende comprare tutte le azioni rimanenti con l’obiettivo di effettuare un delisting, cioè toglierle dalla negoziazione sulla Borsa di Kuala Lumpur. Nei primi sei mesi di quest’anno Malaysia Airlines (Mas) ha registrato una perdita di 238,22 milioni di dollari, sia a causa dell’alto costo dei carburanti sia per i danni di immagine provocati dagli incidenti.
La ristrutturazione comprende un’iniezione di liquidità di 6 miliardi di ringgit (pari a 1,9 miliardi di dollari) e ha come obiettivo, secondo Khazanah, riportarla al profitto entro la fine del 2017. “Le misure annunciate saranno in grado di rimettere in sesto la nostra compagnia aerea nazionale”, ha dichiarato il direttore esecutivo del fondo Azman Mokhtar. Il primo ministro malese Najib Razak ha sottolineato che l’aiuto statale non configura comunque un salvataggio della Mas: “E’ un investimento”, ha precisato il premier. “Questa ristrutturazione è necessaria per la Mas dal momento che l’industria dell’aviazione è molto competitiva, speriamo di riuscire a vedere dei risultati positivi nei prossimi due anni”.
“Ci sono ancora grandi sfide da superare, sarà difficile ricostruire il brand e superare l’intensa concorrenza in Malaysia e nei mercati esteri, dove altre compagnie sono ansiose di occupare il vuoto lasciato da Malaysia Airlines”, ha commentato Brendan Sobie, capo analista del Capa, Centro per l’aviazione. Secondo Greg Waldron, caporedattore del magazine dell’industria dell’aviazione Flightglobal, ha detto che il piano di licenziamento è un passo nella giusta direzione, ma la compagnia deve scegliere con attenzione le strade da percorrere. “La chiave è ridurre i costi strutturali”, ha dichiarato all’agenzia Dpa. “Penso che i tagli al personale siano un tasto dolente ma devono essere fatti”. La Malaysia Airlines “ha alti costi strutturali e vende i biglietti a basso costo: questa combinazione non potrà mai funzionare”.