Anche quest’anno si preannuncia il caos per certificati medici e sport amatoriale. Nonostante il Dl Fare del 2013 abbia cancellato l’obbligo del certificato medico per svolgere attività ludico-motoria amatoriale, come nuoto libero o palestra, nell’ultimo anno le strutture hanno continuato a richiederlo ai fini dell’iscrizione. La conseguenza è che i cittadini sono costretti a pagare dai 30 ai 50 euro per un certificato che serve solo alle palestre, che non si sentono tutelate e nonostante i chiarimenti del ministero conservano i loro dubbi.

Oltre agli utenti, che non stanno beneficiando dei risparmi promessi dalla norma del Dl Fare dell’anno scorso, gli altri soggetti coinvolti sono i medici. E infatti a portare alla luce la questione è stato proprio il vicesegretario della Fimmg, la Federazione italiana dei medici generici, Silvestro Scotti. “È trascorso un anno – spiega Scotti – ma nulla sembra essere mutato. L’obbligo per il certificato medico per le attività ludico amatoriali, è stato cancellato l’anno scorso, ma nonostante ciò i pazienti hanno continuato a venire in studio e a richiedere il certificato perché altrimenti non possono iscriversi in palestra”. “Per le attività amatoriali – sottolinea Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana – è stato eliminato l’obbligo di certificato ma è bene ricordare come esso resta in ogni caso facoltativo e a tutela della propria salute. Sono aspetti che erano prassi nella medicina dello sport e che oggi si sono consolidati a tutela della salute”.

Mentre su questo tipo di attività c’è poca chiarezza, anche per mancanza di una precisa definizione nel testo legge, per quanto riguarda le attività sportive non agonistiche, cioè quelle organizzate dalle scuole, nell’ambito di attività parascolastiche e quelle dei giochi studenteschi a livello provinciale o regionale, il certificato è obbligatorio e ha validità annuale. L’elettrocardiogramma per chi vuole accedere a questo tipo di attività deve essere stato effettuato almeno una volta nella vita e dai 60 anni una volta l’anno.

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