La Sardegna in questi ultimi anni sembra al centro di una grave e preoccupante strategia oscura. È iniziato tutto qualche anno fa con il cosiddetto caso del caro trasporti. Una situazione che ha visto le compagnie di navigazione fare cartello ed aumentare sensibilmente il costo dei biglietti. Un salasso che ha di fatto impedito e disincentivato l’arrivo di numerosi e affezionati turisti. Un notevole danno alla già fragile economia sarda.
In questi anni la classe politica di centrodestra (al governo della regione sino a febbraio scorso) non ha fatto nulla per risolvere il problema e, anzi, lo ha aggravato, creando una improbabile e fallimentare flotta sarda. Flotta, che dopo appena un anno di servizio è stata chiusa a causa dei debiti e della sanzione da parte della Corte Europea. Nel 2013, per provare ad ottenere una soluzione, stante il silenzio e l’inerzia della politica, un gruppo di 200 imprenditori galluresi ha ideato la GoinSardinia. Una nave presa a noleggio per offrire dei costi più accessibili ai turisti.
Un’ottima idea che lo scorso anno ha funzionato perfettamente.
In questi giorni, e con una tempistica strana, la situazione è precipitata improvvisamente. Sono emersi inspiegabili mancati pagamenti del noleggio della nave e una serie repentina e assurda di altri debiti. Nel giro di due giorni la nave è stata fermata definitivamente. Il tutto con dei danni enormi e irreparabili ai vari turisti che sono letteralmente rimasti prigionieri dell’isola. A tutto questo si aggiunga un terribile danno d’immagine per l’intera Sardegna. Sardegna vittima di una vicenda non voluta e non prevedibile.
Da tutto questo caos chi ci sta guadagnando?
Di certo le uniche compagnie di navigazione rimaste in Sardegna. Infatti, i turisti rimasti a terra si trovano di fronte a prezzi esorbitanti. La corsa ai biglietti è diventata spasmodica e disperata. Persone e famiglie intere che avevano già programmato e pagato il rientro a casa si trovano all’improvviso senza un biglietto e senza certezza di un agevole rientro. La questione che merita sicuramente l’attenzione della magistratura per portare alla luce tutte le varie responsabilità penali che eventualmente potranno emergere.
La Sardegna non merita questo. La Regione intervenga subito per risolvere definitivamente una vertenza che da troppo tempo aspetta una giusta e dovuta soluzione.