Pubblichiamo anche questa settimana, per l’ultima volta prima della ripresa dopo la sosta agostana, uno fra i migliori pezzi prodotti, da lettori e lettrici, nello spirito del Giocabolario. Molti dei quali, ed è questo il caso, hanno rievocato tanti spensierati giochi infantili.
Massimo Arcangeli
Sandro Mariani
Piccole donne, ieri come oggi
E se Barbie t’invitasse a rivivere con lei i palpitanti attimi prima del grande ballo? Le bambine di qualche generazione fa hanno vissuto questa esperienza grazie al gioco da tavolo La Reginetta del ballo, prodotto nel 1965 (Mattel) e rilanciato nel 2011 in una nuova versione. Bambine riunite a giocare per sognare di poter essere, per un giorno, le nuove reginette. Bambine che dovevano però dimostrare di avere tutte le credenziali necessarie, che si acquisivano durante la partita: un boyfriend, un anello di fidanzamento, un vestito elegante e il distintivo di un club.
Come ti seduco il pupo
Le piccole giocatrici partono da casa e, lanciando il dado, hanno subito l’opportunità di fermarsi sulla casella delle occasioni di guadagno. Si può mettere da parte qualche soldino facendo la baby-sitter, portando a spasso il cane del vicino o aiutando la mamma nelle sue commissioni. Ed è bene cogliere al volo tutte le occasioni se si vuole disporre di un gruzzoletto con cui comprare l’abito più bello per le vie della moda: non si può andare al ballo se non s’indossa un vestito scintillante, da vera principessa, ovviamente di color rosa.
Terminato lo shopping, a materializzarsi è un’altra casella, molto meno amata: l’ingresso a scuola. Quasi impossibile evitarla, ci si può anzi passare la maggior parte del tempo di una partita per gli innumerevoli “salta un turno” o per altre caselle che, con le scuse più banali, ti rimandano lì (magari le altre concorrenti, intanto, si avvicinano al traguardo). Uscita dalla scuola non ti resta che andare in cerca dell’uomo della tua vita, quello che t’inviterà al ballo: una vera reginetta non può certo andarci da sola. Rispondono alla scopo le caselle presentazioni, dove hai la fortuna d’incontrare quattro diversi ragazzi: Ken e Alan (rosso e ribelle), Bob (tenero e lentigginoso) e Tom (un trentenne occhialuto). Si lancia il dado, s’incontra il boyfriend e, se non si è soddisfatti, si può fare uno scambio con qualche altra giocatrice (fosse altrettanto facile nella vita!). Il partito migliore? Ken, il ragazzo ideale di tutte le teenager. Il meno desiderato? Tom, forse per i grandi occhiali da vista e l’aspetto un po’ da “vecchio”.
I sogni son veritieri
Trovato il ragazzo giusto, ti aspetta il ballo mascherato. Qui il tuo lui ti chiede di diventare il suo “ragazzo del cuore” e, se accetti, ottieni un anello dorato di plastica che potrai portare fiera al tuo anulare. Tirando ancora il dado, fra una “carta sorpresa” e l’altra, una seduta al parrucchiere e una chiacchierata con Midge, puoi raggiungere la casella dell’appuntamento alle otto; qui, salvo inconvenienti con il tuo boyfriend (potrebbe rispedirti dal parrucchiere perché non gli piace la tua pettinatura, o farti saltare un turno perché sta parlando di automobili col papà), potrai diventare a tua volta la sua “ragazza del cuore”.
Ma l’amore non è tutto e, come nella vita, il gioco t’insegna che devi formarti e far carriera se vuoi diventare una reginetta esemplare: la casella del club della scuola ti dà così l’opportunità di diventare presidente di un’associazione (musicale o letteraria, teatrale o sportiva), e di guadagnarti un bel distintivo (sempre dorato, sempre di plastica). Ora puoi finalmente dirigerti al ballo. Se non sei fortunata troverai caselle che ti rimanderanno a casa, se la fortuna è dalla tua parte potrai toccare la casella più ambita: Midge ti offre un passaggio sulla sua macchina per qualsiasi casella esterna. E cosa scegliere, se non l’ingresso al ballo? Arrivata a destinazione non ti resta che tirare ancora il dado, e sperare di essere tu la nuova reginetta.
Non c’è momento più toccante – chi ha giocato lo sa – che sentirsi per un attimo la più bella, e sognare di essere un giorno la reginetta della propria vita, di avere un uomo fantastico al proprio fianco e, con un semplice distintivo, di poter trasformare la propria passione in un lavoro. E magari, quando avrai una figlia, tirerai fuori da uno sgabuzzino o una soffitta La Reginetta del ballo e giocherai con lei, insegnandole che i sogni possono avverarsi anche solo per un tiro di dado.
Alice Panarese