Quattro alpinisti sono caduti sulla direttissima del monte Disgrazia in Val Masino (Sondrio). L’incidente è avvenuto nel territorio comunale di Val Masino (Sondrio), una delle principali vette della Valtellina. I quattro alpinisti facevano parte di una comitiva di sei alpinisti, due dei quali a causa delle avverse condizioni meteo a un certo punto avevano desistito dal proseguire la scalata. Gli altri quattro, invece, durante la salita sono precipitati in un crepaccio, a circa 3 mila metri di quota.
Si tratta di tre uomini di 46 anni, di Mezzago, Brugherio e Sulbiate, tutti comuni della Brianza, e uno di 51 anni di Veduggio con Colzano (Monza e Brianza). Gli alpinisti facevano parte di un gruppo di sei persone ma due di loro, un uomo e una donna, avevano desistito e si erano fermati al rifugio Ponti. I quattro, spiegano gli esperti del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, erano legati in cordata e stavano percorrendo la via Normale del Disgrazia, nella parte alta, a circa 3.300 metri di quota. Per cause in corso di accertamento sono scivolati e precipitati lungo il canale Schenatti, fino quasi in fondo al ghiacciaio, a 2.800 metri di quota. Tre di loro sono morti subito, uno è morto poco dopo, a causa delle ferite riportate.
L’eliambulanza del 118 ha compiuto una prima ricognizione e altri tentativi di avvicinamento ma le condizioni meteorologiche non consentivano di avvicinarsi. Quattro tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Cnsas si trovavano già in quota a poca distanza, per il servizio di assistenza durante il trofeo Kima, e dopo l’allarme si sono subito diretti verso il luogo dell’incidente. Sono intervenuti anche il Sagf – Soccorso alpino Guardia di Finanza e i carabinieri della Stazione di Ardenno. L’intervento è cominciato intorno alle 10.30, i corpi sono stati recuperati alle 15.30 circa.