Nessuna autorizzazione a procedere con i lavori per la realizzazione del Trasporto rapido costiero, la Tav romagnola da 100 milioni di euro che dovrà collegare la stazione di Rimini a quella di Riccione, almeno fino ad ottobre. Quando, cioè, il Tar si pronuncerà sulla sospensione al progetto richiesta dal Comune di Riccione per tutelare turismo e stagione balneare. Ferma di nuovo i cantieri – questa volta per impedire che le ruspe blocchino la Perla Verde della Riviera romagnola nei giorni del Moto Gp e del Premio Ilaria Alpi – Renata Tosi, sindaco di Riccione, che ha negato al consorzio Agenzia Mobilità di Rimini l’autorizzazione a procedere con i lavori arrestando, di fatto, l’avanzare della maxiopera: Trc, o Tav romagnola, un “muro” alto dai 3 ai 6 metri sul quale dovrà transitare un bus su gomma con conducente concepito per velocizzare il trasporto di passeggeri tra le stazioni ferroviarie di Rimini e Riccione. Costo di realizzazione, dieci milioni di euro al chilometro.
Prima dell’estate, infatti, il sindaco Tosi si era rivolto al tribunale amministrativo regionale per chiedere che il progetto venisse sospeso con urgenza, allo scopo di tutelare la stagione turistica dai disagi legati alla realizzazione del Trc: strade bloccate, ruspe al lavoro e abbattimento di aree verdi comprese. Il Tar, in risposta, aveva bocciato sì il carattere d’urgenza dell’istanza, ma non la richiesta stessa, che invece verrà esaminata il 10 ottobre prossimo. “Quindi, fino ad allora – fa sapere Tosi – non concederò nessun permesso per avviare i cantieri”, che invece sarebbero dovuti partire l’1 di settembre.
L’obiettivo del sindaco della Perla Verde, del resto, è sempre stato quello di bloccare definitivamente la maxiopera, nata negli anni in cui il centrosinistra era al governo della città, che per 70 anni è stata un baluardo del Pd, ed ereditata dal sindaco di centrodestra a giugno, con la vittoria elettorale al ballottaggio. “E’ obsoleta – spiega Tosi, che sempre a giugno aveva partecipato a una manifestazione di cittadini contro il Trc, ricevendo, per questo, un avviso di garanzia per concorso in interruzione di pubblico servizio, danneggiamento e abuso d’ufficio – e troppo impattante sia dal punto di vista economico, sia da quello ambientale”.
Dunque, negare ad Agenzia Mobilità l’autorizzazione a procedere con i cantieri è un modo per prendere tempo. A luglio, infatti, quando Regione Emilia Romagna e ministero alle Infrastrutture avevano bocciato le variazioni di percorso proposte dal sindaco di Riccione per alleggerire i costi della Tav romagnola, la risposta di Renata Tosi era stata immediata: “Noi non ci arrenderemo”. Probabilmente, ora, Agenzia Mobilità ricorrerà al Tar per impugnare lo stop ai cantieri dell’amministrazione riccionese, tuttavia, fanno sapere dal Comune, “ciò che conta è impedire che le ruspe blocchino la città nelle settimane in cui Riccione ospita due grandi eventi: Il premio Ilaria Alpi e la Moto Gp. Questa stagione è stata molto difficile per il settore turistico, il maltempo che ha rovinato l’estate, e bisogna recuperare”.