Boschi di castagni, un fiume gelato e poco profondo, dove fare il bagno in anfratti da dividere solo con le trote, un vecchio mulino ad acqua ristrutturato con 5 stanze, un ponte pedonale in pietra che ti divide dalla civiltà, due imprenditori (Adriana e Martin, lei romana, lui inglese) con le loro due figlie, un cane nero e simpaticissimo, tre pony alti un metro circa, oltre a terreno, orto, buon cibo.
Cosa fare? Tutto e niente.
Si può provare l’esperienza unica di condividere una giornata con i pastori del luogo: pascolo, pic-nic, mungitura e piccoli lavori di routine. Di andare a visitare le bellissime valli di Zeri (con i prati di Zum Zeri e gli stretti di Giaredo) o la storica Pontremoli. Di fare una passeggiata in mountain bike con Martin. Di raccogliere more e lamponi. Di pescare trote. Di fare marmellate con Adriana. Di aiutare a recuperare i pony scappati dal recinto. Di avventurarsi in parapendio o, semplicemente, fare una passeggiata nei boschi o leggere un buon libro sul prato. E se capiti nel periodo in cui si festeggia qualcosa, capita anche di essere invitati a condividere una grigliata di compleanno, tra risate, bevute e mangiate.
È incredibile come con semplicità, motivazione e cortesia una coppia che ha deciso di cambiare vita sia riuscita, con pochi mezzi, a fare del buon turismo, facendo da faro ad una terra ancora troppo poco conosciuta – la Lunigiana – in cui sono riusciti a portare persone da tutto il mondo: nel libro degli ospiti i messaggi entusiasti vanno dall’inglese, al tedesco, allo spagnolo, ecc., sino al cinese!
I prezzi… beh tutta la valle di Zeri è una buona alternativa italiana alla convenientissima Grecia.