Il deputato anti-Renzi scrive sul blog di aver ricevuto all'ultimo momento un sms dall'organizzazione per partecipare alla kermesse nazionale a Bologna: "Avevo già in programma un altro impegno ma non mi hanno offerto alternative. Forse perché non ce ne sono"
Polemica tra Pippo Civati e la festa dell’Unità. Il deputato Pd ha reso noto, con un post sul suo blog, che non sarà presente alla Festa nazionale del Partito democratico a Bologna. Tutta colpa, sostiene, di un messaggio inviato in ritardo dal responsabile organizzativo della festa, il quale scrive un sms a Civati comunicandogli la data del suo intervento alla festa: il 4 settembre. Quel giorno però Civati ha già preso degli impegni in Campania. Con grande rammarico, il deputato Pd accusa il partito di non aver ricevuto alcuna proposta alternativa per partecipare alla festa e che il dialogo con gli organizzatori si è esaurito con quel messaggio ricevuto alle 11 di sera.”Giovedì 4 settembre non sarò alla Festa nazionale del Pd”, scrive sul suo blog ciwati.it. “Le cose sono andate così, alle 11 di sera del giorno precedente al lancio della Festa (la conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta l’indomani intorno a mezzogiorno, se non ricordo male), mi scrive un sms il responsabile per dirmi che io sarei stato previsto il 4 settembre. Gentilmente declino, per gli impegni presi in Campania già due mesi fa”.
Civati aggiunge di essersi anche preoccupato di tenere libera qualche serata per la festa: “Non mi viene offerta un’alternativa (non ci sono alternative, evidentemente, benché avessi tenuto libera qualche serata appositamente) e la cosa per me si esaurisce con quello scambio di sms. Il giorno successivo scopro che il mio nome compare sul programma online e gentilmente (bis) chiedo di toglierlo”. Ma il nome è rimasto: “La mia presenza però compare sul programma cartaceo, evidentemente inviato in tipografia prima del messaggio (non si spiegherebbe altrimenti perché compaia ancora in un programma in cui non ci sono mai stato)”. Poi la conclusione ironica: “Con l’occasione mi scuso (a mia insaputa, anche per gli altri) se qualcuno si sorprenderà della mia assenza“.