Il senatore Lucio Malan ha fatto capire di non gradire il film “Belluscone – Una storia siciliana” di Franco Maresco dichiarando prima che Forza Italia avrebbe promosso un ricorso alla magistratura per bloccare il film presentato al festival del cinema di Venezia, salvo poi ritrattare spiegando che si era trattato di un’iniziativa personale. Rean Mazzone, produttore dell’opera, a prescindere dai pasticci di Malan è chiaro: “Noi non abbiamo problemi. Pensiamo che non ci siano estremi per azioni giudiziarie. E’ un film, Venezia l’ha applaudito e ora pensiamo che il pubblico abbia diritto di vederlo”. Malan sostiene che la pellicola sia “un attacco a una persona, a una intera parte del Paese e a un movimento politico” e che “bisognerebbe parlare di qualcos’altro ora che Berlusconi non è più al governo da tre anni”, ma Mazzone è di parere differente: “Non è che si volta pagina cancellando, quella resta sempre impressa”. E sull’eccessivo “indulgere sulla mafia”, sostenuto dal senatore di FI, Mazzone risponde: “Anche Ciccio Mira pensa la stessa cosa nel film, che sia bene cambiare argomento, noi pensiamo che sia ancora di attualità, siamo all’antica. Noi usciamo con un film, esprimiamo le nostre idee e restiamo su quello che abbiamo realizzato. Ci accompagna l’eco di un applauso, pensiamo che sia giusto parlare delle tematiche affrontandole anche con ironia come fa Franco Maresco nel film” di Chiara Carbone
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