E’ stato approvato il documento tecnico per l’introduzione della fecondazione eterologa: il testo è stato varato oggi dal tavolo costituito da tecnici del settore e funzionari regionali, con l’accordo preliminare di tutte le Regioni. Il testo è ora all’esame degli assessori riuniti a Roma e passerà poi alla Conferenza Stato-Regioni. La fecondazione eterologa sarà gratuita o con ticket, prevista cioè nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ma con dei paletti rispetto all’età delle donne riceventi, che devono essere in età potenzialmente fertile. Su questo punto, tecnici e funzionari regionali hanno trovato l’accordo nel documento tecnico varato oggi.
“E’ un bene che le Regioni trovino un accordo, ma una legge è necessaria”, ha commentato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, alla vigilia dell’incontro di domani delle Regioni sull’eterologa, intervenendo a Tgcom24. “Le Regioni si vedranno domani perché vogliono partire senza disparità. Credo che sia buono un accordo fra di loro, ma una legge è necessaria, perché solo una legge nazionale può recepire la direttiva europea che mette in sicurezza le donazioni, può permettere un registro” dei donatori “e anche l’inserimento nei Lea e nei ticket dell’eterologa. Le Regioni fanno bene a lavorare insieme, in modo che non ci siano disparità fra una e l’altra”.
I tecnici della Commissione salute hanno messo a punto il documento tecnico, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito il divieto previsto dalla legge 40. Il documento sarà giovedì 4 settembre sul tavolo della Conferenza delle Regioni, convocata in via straordinaria anche per discutere dell’attuazione dell’eterologa. Nel testo si prevede che il nato da fecondazione eterologa avrà lo stesso colore di pelle della coppia ricevente. Per quanto possibile si manterrà, cioè, lo stesso fenotipo della coppia ricevente in relazione al colore della pelle, dei capelli e anche rispetto al gruppo sanguigno.
Intanto la senatrice del Pd Laura Puppato ha depositato un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro della Salute Beatrice Lorenzin con cui chiede di emanare “con la massima sollecitudine” l’aggiornamento delle linee guida previste dalla legge 40 sulla fecondazione assistita, per consentire immediatamente l’eterologa in Italia con criteri di omogeneità del servizio da Regione a Regione. “Dopo l’ordinanza del Tribunale di Bologna non si può più aspettare, le Regioni stanno supplendo alle carenze del ministero della Salute”. L’interrogazione urgente è stata già sottoscritta da 19 colleghi del Pd e del gruppo Misto. “L’ordinanza con cui il Tribunale di Bologna ha accolto il 14 agosto ben due ricorsi – spiega Laura Puppato nell’interrogazione – ha confermato l’immediata operatività della sentenza 162 della Corte Costituzionale. Nel provvedimento, il Tribunale ha, da un lato, di nuovo specificato che non esiste vuoto normativo, tecnico o regolamentare e, dall’altro, ha ritenuto valido il criterio dell’urgenza, visto che la variabile temporale può risultare decisiva per la reale possibilità di una coppia di avere o meno un figlio con la procreazione medicalmente assistita”. “Il fatto che si siano attivate altre 5 Regioni oltre alla capofila Toscana, rende evidente – aggiunge la senatrice – il rischio che si dimostri il totale fallimento della gestione ministeriale qualora ‘dal basso’ le Regioni via via suppliscano alle carenze organizzative esistenti. Il tempo è proprio scaduto e il sorpasso delle Regioni rispetto allo Stato già in atto. Il provvedimento necessario e sufficiente è un aggiornamento delle linee guida del ministero della Salute previste dalla legge 40, urgente anche alla luce del fatto che la stessa Conferenza Stato Regioni si occuperà della questione nella riunione di domani. Con la sentenza 162, infatti, la Corte Costituzionale ha sottolineato che è in gioco il rispetto degli articoli 2,3 e 31 della Costituzione, rispetto che non può essere lasciato alla discrezionalità del legislatore”.