Maggio 2014. Siamo a Sloviansk. La città cade nelle mani dei separatisti filorussi e l’esercito regolare ucraino la tiene sotto assedio, bombardandola regolarmente con mortai e artiglieria pesante. E’ qui che la popolazione cerca rifugio negli scantinati, che spesso sono poco più che dispense adibite alla conservazione di generi alimentari ed è sempre qui, a Sloviansk, che si riparano anche gli abitanti di altri villaggi della zona, in fuga dagli scontri fra ribelli e truppe governative. Tra feriti e morti si perde il conto e nell’ormai ex roccaforte dei ribelli filorussi -riconquistata dalle forze lealiste- a fine luglio è anche stata ritrovata una delle tante fosse comuni con una ventina di corpi, tra i quali almeno quattro civili.

Uno scenario di morte, devastazione e diritti negati senza censura che il fotoreporter ha voluto documentare e raccontare fino all’ultimo, fino allo scorso 24 maggio, quando un colpo di mortaio lo ha raggiunto uccidendolo insieme al giornalista e traduttore Andrei MironovAndy, trent’anni, di Pavia e da poco padre di un bambino, lavorava per il collettivo fotografico Cesura.it e i suoi ultimi scatti, circa una ventina, saranno esposti a Palazzo Graziani (a San Marino) dal 4 settembre al 4 ottobre in occasione del Premio Ilaria Alpi.

Nella mostra, “Ukraina Revolution”, trova spazio anche una selezione di scatti dalla rivoluzione del Maidan, la Piazza dell’Indipendenza a Kiev, che conosce il suo tragico epilogo negli scontri tra manifestanti e polizia dove, tra il 18 e il 20 febbraio, si sono contati quasi cento morti, in buona parte da imputare ai cecchini delle forze governative. Un punto d’inizio di una grave crisi sfociata in un conflitto armato nell’est del Paese fra esercito regolare e ribelli separatisti. Entrambe le storie riprese da Andy sono una la conseguenza dell’altra e sul sito di Cesura (il collettivo fondato nel 2008 da Andy Rocchelli, Arianna Arcara, Gabriele Michalizzi, Alessandro Sala e Luca Santese) c’è un’intera photogallery dedicata al progetto “Ukraina Revolution”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Fotografia: chi più ne parla, meno ne fa

next
Articolo Successivo

Libri: gli aforismi di Ivan Arillotta riferiscono della condizione umana

next