La campagna, rivolta ai clienti in Australia e Nuova Zelanda e denominata "My ultimate bucket list", ha sollevato numerose critiche, dopo i due incidenti aerei di marzo e luglio che hanno visto coinvolti gli aerei della compagnia e provocato la morte di 537 persone. La pagina web dedicata all'iniziativa è stata subito rimossa dal sito, lo scopo era quello di "risollevare l'immagine dell'azienda"
Per ripulire l’immagine della compagnia dopo i disastri aerei di marzo e luglio, costati la vita a ben 537 persone, la Malaysia Airlines ha pensato di indire sul proprio sito un concorso denominato “My ultimate bucket list“, ovvero “la lista delle cose che voglio fare prima di morire“. L’idea, che aveva l’intento di sdrammatizzare l’accaduto e attirare nuovi clienti, ha sortito l’effetto contrario, ricevendo numerosi attacchi da parte di clienti indignati per la scelta comunicativa della compagnia aerea. Il concorso, rivolto ai residenti in Australia e Nuova Zelanda, è stato prontamente ritirato dal sito.
La “trovata” cercava di risollevare l’immagine della compagnia malese che nel 2014 è rimasta coinvolta in ben 2 incidenti in volo. Il concorso chiedeva ai passeggeri di compilare una lista con le cose da fare prima di morire. Le 16 idee più originali si sarebbero aggiudicate in premio un iPad o due biglietti andata e ritorno per la Malesia. La trovata non ha riscosso il successo sperato e, invece di ricevere adesioni da parte dei viaggiatori, è stata sommersa da critiche a causa dello sconcerto ancora vivo per i disastri avvenuti negli ultimi 7 mesi. In marzo, infatti, un aereo della compagnia diretto a Kuala Lumpur è scomparso dai radar e ancora oggi si stanno cercando i resti. Quattro mesi dopo, in luglio, un altro velivolo, il volo MH17, è stato abbattuto nei cieli dell’Ucraina da un missile sparato, probabilmente, dai combattenti filorussi.