“Renzi, così attento all’opinione pubblica, indica consultazione on-line sugli F35 per sapere cosa ne pensano i cittadini”. Questa la richiesta indirizzata nei confronti del Presidente del Consiglio dal gruppo dei deputati di Sinistra Ecologia e Libertà, durante la presentazione della mozione di sospensione del programma degli F35 in seguito alla Camera dei Deputati, su cui il Parlamento voterà la prossima settimana. Il capogruppo a Montecitorio, Arturo Scotto aggiunge: “Rispondere positivamente alle richieste di Obama e Cameron significherebbe raddoppiare le spesa militare. Noi vorremmo un’Italia protagonista non sul riarmo, ma sul terreno della diplomazia”.
Giulio Marcon, deputato di Sel in seguito alla visita visita della delegazione del partito guidato da Nichi Vendola allo stabilimento dell’Alenia Aermacchi di Cameri, in provincia di Novara, denuncia “il comportamento scorretto del governo che ha proseguito nella stipula dei contratti anche durante la sospensiva deliberata nel giugno dello scorso anno, in attesa di ulteriori chiarimenti in merito al programma dei cacciabombardieri. L’Italia sta costruendo otto cacciabombardieri e non sei, come dichiarato dal ministero della Difesa – aggiunge Marcon – Ricadute occupazionali? Favole. Ci lavorano solo trecento persone, altro che i diecimila posti di lavoro promessi”.
Michele Piras, inoltre denuncia il costo crescente del programma che “dai 14 miliardi previsti potrebbe salire fino a 50, soldi che potrebbe essere utilizzati per i sbloccare i contratti degli statali, fermi da cinque anni o per la stabilizzazione dei precari della scuola. Nel decreto di rifinanziamento delle missioni è stato bocciato un nostro emendamento che prevedeva un aumento di 50 milioni per la cooperazione internazionale, causa mancanza di fondi è questo è paradossale, mentre spendiamo miliardi per fare un regalo agli americani” di Manolo Lanaro
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