L'emendamento alla legge Comunitaria 2013 era passato a Montecitorio grazie ai voti dei franchi tiratori di Pd e Sel e l'astensione del Movimento 5 stelle. E' stato bocciato a Palazzo Madama. La relatrice Cardinali: "Tema non inerente e che sarà trattato dalla riforma della giustizia"
E’ stato soppresso, dalla commissione Politiche Ue al Senato, il cosiddetto ‘emendamento Pini’ dalla legge comunitaria 2013 – secondo semestre, che introduceva il tema della responsabilità civile dei magistrati. Lo ha annunciato in aula la relatrice della legge europea, Valeria Cardinali (Pd), durante l’avvio della discussione generale. La modifica, a firma del parlamentare della Lega Nord Gianluca Pini, era stata approvata durante l’esame alla Camera. Tra le motivazioni per la soppressione il fatto che si tratta di un tema “non inerente al provvedimento” e la questione ”sarà ampiamente trattato e troverà ampio spazio” nella riforma della Giustizia prevista dal governo Renzi.
L’articolo 30 che introduceva il tema è stato soppresso l’8 agosto scorso. Come detto, la modifica era stata introdotta alla Camera l’11 giugno scorso quando la maggioranza è stata battuta in aula per soli sette voti (187 favorevoli, 180 contrari, 65 astenuti). L’articolo 30, ora soppresso, prevedeva la responsabilità civile diretta dei magistrati, secondo cui chi subisce un danno giudiziario poteva agire contro “il soggetto riconosciuto colpevole”oltre che contro lo Stato. A favore dell’emendamento si erano espressi solo Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il Movimento 5 stelle si era astenuto. La Lega aveva poi chiesto lo scrutinio segreto con cui poi la maggioranza era stata battuta. Una sessantina di voti a favore della modifica erano arrivati dal Pd e da Sel.