Nel periodo gennaio-luglio 2014 le entrate tributarie erariali ammontano a 232.613 milioni di euro. Lo comunica il Mef, secondo il quale si tratta di un risultato “sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,6%, pari a -1.302 milioni di euro)”. Nel dettaglio, le imposte dirette sono calate del 3,7% rispetto all’anno scorso, mentre il gettito derivante dalle imposte indirette è cresciuto del 3,5%. Buono il risultato dei primi sette mesi per quanto riguarda le attività di accertamento e controllo, che mettono a segno un incremento di gettito di 528 milioni di euro, facendo crescere del 12,4% le entrate derivanti dalla lotta all’evasione.
Le imposte dirette, sottolinea il ministero dell’Economia, registrano un gettito complessivamente pari a 128.182 milioni di euro, con una diminuzione di 4.870 milioni di euro) rispetto ai primi sette mesi dello scorso anno. Nello specifico, l’Irpef presenta una leggera variazione negativa dello 0,6% (-564 milioni di euro), che riflette gli andamenti delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-0,9%), delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (-0,4%) e dei lavoratori autonomi (-2,7%), andamenti parzialmente compensati dall’aumento dei versamenti in autoliquidazione (+2,2%). Sostanziale è invece il calo delle entrate da Ires, che si sono ridotte del 20,8%, con una differenza rispetto all’anno scorso di-3.597 milioni di euro. Questa contrazione è dovuta essenzialmente, spiega via XX settembre, ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto 2014 effettuati da banche e assicurazioni a seguito dell’incremento della misura dell’acconto 2013 fissato, per questi contribuenti, al 130%. L’incremento dell’acconto versato nel 2013 infatti si riflette negativamente sui versamenti effettuati a saldo nel 2014 relativi all’anno d’imposta 2013. Il saldo è una delle componenti per la base di calcolo dell’acconto per l’anno di imposta 2014.
Tra le altre imposte dirette, si riducono del 7,8% (-513 milioni di euro) l’imposta sostitutiva su interessi e altri redditi di capitale e del 35,8% (-539 milioni di euro) l’imposta sostitutiva sul risparmio gestito e amministrato. Un sostanziale aumento, 126,8% (+487 milioni di euro), si registra per il gettito derivante dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche, per effetto sia dell’incremento dei dividendi distribuiti nel 2014 sia delle modifiche alla tassazione dei redditi di natura finanziaria (dl Irpef). Registra un gettito di 1.692 milioni di euro l’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia (Legge di stabilità 2014), mentre ammonta a 1.947 milioni di euro (+90 milioni di euro, pari a +4,8%) l’Imu riservata all’erario derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D e a 635 milioni di euro (+202 milioni di euro, pari a + 46,7%) l’imposta sostitutiva sui redditi per la rideterminazione del valore delle partecipazioni per la riapertura dei termini prevista dalla Legge di stabilità 2014.
Per quanto riguarda le imposte indirette si registra un gettito pari a 104.431 milioni di euro, in aumento di 3.568 milioni di euro rispetto ai primi sette mesi dello scorso anno, grazie anche all’incremento dell’aliquota iva, che è passata dal 21% al 22% nell’ottobre dello scorso anno. L’imposta di bollo, d’altra parte, decresce del 4% (-249 milioni di euro), per effetto della variazione negativa dell’aliquota sulle attività finanziarie che rientrano in Italia a seguito dello scudo fiscale, passata dal 13,5 per mille per il 2013 al 4 per mille a decorrere dal 2014.