A Villa d’Este, a Cernobbio, si è aperto l’appuntamento con il Workshop Ambrosetti, il seminario di approfondimento sugli scenari geopolitici, economici, tecnologici e sociali che ogni anno si tiene sulle rive del lago di Como. Il grande assente, alla quarantesima edizione, è il premier Matteo Renzi, che dopo le recenti e ripetute critiche ai “salotti buoni” del capitalismo italiano ha fatto sapere che non parteciperà. A rappresentare Palazzo Chigi c’è in compenso una nutrita squadra di ministri: dal responsabile dell’Economia Pier Carlo Padoan a quello degli Interni Angelino Alfano passando per Marianna Madia (Pubblica amministrazione), Maria Elena Boschi (Riforme costituzionali), Federica Guidi (Sviluppo), Beatrice Lorenzin (Salute), Maurizio Lupi (Trasporti) e Giuliano Poletti (Lavoro), che arriveranno in parte sabato sera e interverranno poi ai lavori domenicali. Tra i politici italiani anche il leader della Lega Matteo Salvini e, per il secondo anno, il cofondatore del Movimento 5 Stelle Gianroberto Casaleggio.
Attesi anche molti rappresentanti della Commissione europea uscente, a partire dal presidente José Manuel Barroso e dai commissari Michel Barnier, Joaquìn Almunia e Jyrki Katainen, il finlandese rigorista gradito ad Angela Merkel, tra i papabili per la nuova Commissione guidata da Jean-Claude Juncker. Presente pure la Bce, non nella persona del presidente Mario Draghi ma con Peter Praet, membro dell’esecutivo dell’Eurotower. Non mancherà nemmeno il predecessore di Draghi, Jean-Claude Trichet. Per il governo tedesco parteciperà il ministro del Lavoro Joerg Asmussen. In lista anche il ministro dell’Economia spagnolo Luis de Guindos, che la cancelliera vorrebbe come presidente dell’Eurogruppo, e Alexis Tsipras, presidente di Syriza e candidato per il partito della sinistra europea alla presidenza della Commissione Ue nelle scorse elezioni.
Parteciperà ai lavori, per la prima volta, anche l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. Torneranno come ogni anno molti banchieri: Federico Ghizzoni, ad di Unicredit, Carlo Messina, numero uno di Intesa Sanpaolo, il presidente del Consiglio di sorveglianza dell’istituto Gian Maria Gros-Pietro e il direttore generale Gaetano Micciché. Ma anche Jacob Frenkel, presidente di Jp Morgan Chase, e Peter Sutherland, presidente non esecutivo di Goldman Sachs International.
La prima edizione, nel 1975, ebbe solo tre relatori: l’economista e politico Beniamino Andreatta, il sociologo Francesco Alberoni e lo scienziato Umberto Colombo.